Porto di Taranto: approvato il Piano operativo triennale

Nella odierna seduta il Comitato Portuale ha approvato il Piano Operativo Triennale del Porto di Taranto, presentato dal Presidente Sergio Prete, deliberando a maggioranza dei presenti, 19 voti favorevoli su 21, con la sola astensione dell’Ing.

Nicola Duni, dirigente del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche di Puglia e Basilicata – rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – e dell’Ing. Cosimo Serafino, Direttore dell’Agenzia delle Dogane di Taranto – rappresentante del Ministero dell’Economia e Finanze.

Il Presidente ha espresso il proprio ringraziamento ai dirigenti e dipendenti dell’Ente per l’impegno e la solerzia nella stesura del Piano Operativo portato a termine in meno di 60 giorni dalla data del suo insediamento. Trattasi del documento programmatico dell’Ente, previsto dalla Legge 84/94, con il quale vengono individuate le strategie di sviluppo delle attività portuali e gli interventi volti a garantire il rispetto degli obiettivi prefissati.

Il Piano è stato strutturato inquadrando il contesto geo-economico (internazionale, nazionale, mediterraneo e regionale) e lo scenario di riferimento dei traffici marittimi nel quale il porto di Taranto è chiamato ad operare. L’obiettivo primario su cui si concentra il Piano Operativo è quello di fare di Taranto un porto di terza generazione ossia una infrastruttura che vada oltre le prestazione connesse allo sbarco/imbarco delle merci e che sia in grado di offrire il ciclo completo dei servizi nell’ambito della catena logistica. Ciò consentirà di aumentare l’import/export a tutto vantaggio dell’economia regionale.

Accanto ad una progettualità di ampio respiro, tuttavia, il documento non trascura una visione realistica delle problematiche che riguardano la quotidianità e le necessità di tutti gli operatori. Pertanto senza smettere di “pensare in grande” si partirà dai problemi più immediati, per i quali serve soprattutto impegno e buona volontà, oltre che risorse e strumenti ordinari:

– dare soluzione alle problematiche connesse al coordinamento tra le pubbliche amministrazioni operanti in porto;
– individuare adeguate soluzioni e sistemazioni anche logistiche per coloro che operano in condizioni precarie;
– investire in iniziative eco sostenibili;
– investire in moderne tecnologie per abbattere tempi, costi ed accrescere le rese;
– amplificare la visibilità del porto con la maggiore presenza dell’AP in contesti internazionali specializzati;
– supportare la formazione/istruzione in materia di shipping e logistica. Investire quindi sui giovani del territorio jonico affinchè Taranto diventi una città portuale e non più solo una città con il suo porto;

– migliorare il rapporto porto/città con iniziative socio-culturali che coinvolgano la collettività su tematiche afferenti la portualità;
– implementare i servizi offerti agli operatori;
– fare sistema con altre realtà (altri porti pugliesi, aeroporto Grottaglie, RFI);
– ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili (aree libere, banchine, ecc.)
– creare le condizioni affinchè gli operatori svolgano al meglio le proprie attività e possano impegnare fruttuosamente le proprie risorse

Una novità presente in questo documento è la premessa comune dei tre porti pugliesi di Taranto, Bari e Brindisi, sottoscritta dai Presidenti delle tre Autorità Portuali e dall’Assessore alle Infrastrutture strategiche e Mobilità, Guglielmo Minervini il quale nel corso della seduta ha condiviso le manifestazioni di apprezzamento da parte dei componenti per il lavoro presentato dal Presidente, esortando, altresì, a concentrarsi sulle opportunità che oggi vengono offerte alla Piattaforma Logistica regionale pugliese sia in termini di finanziamenti che di consapevolezza della necessità di condivisione di strategie e obiettivi comuni.