Trieste Porto Blu: crociere e impatto economico-ambientale

Con la recente emergenza crociere (quattro grandi navi passeggeri dirottate da Venezia e ormeggiate con un preavviso di poche ore alle sue banchine), il porto di Trieste ha fornito al mercato un’eccezionale prova del ruolo che può e deve svolgere in questo settore.

Proprio le prospettive, nonché le motivazioni per occupare una posizione permanente nel mercato delle vacanze sul mare, saranno oggetto del workshop “Trieste Porto Blu”, che avrà luogo venerdì prossimo, 25 novembre, alla Stazione Marittima del capoluogo giuliano.

In tale occasione, Trieste Terminal Crociere e Autorità Portuale di Trieste si confronteranno, con istituzioni e operatori, focalizzando l’attenzione anche sulle tematiche relative all’impatto economico e ambientale della crocieristica. Il convegno è, infatti, finalizzato sia a fare il punto sulle potenzialità del terminal, sia a presentare la carta in più che Trieste intende giocarsi rispetto ai competitor: quella di “Porto Blu”.

Un concetto catalizzatore di attività economiche sostenibili e sicure, che testimonia un’attenzione costante alla tutela dell’ambiente e quindi una capacità di porre a fattore comune, sia a mare sia a terra, l’unicità della proposta, derivante da un approdo nel centro storico della città, ma anche dalla ricchezza di itinerari turistici, culturali, naturalistici ed enogastronomici.

Quello di “Porto Blu” – afferma il presidente di Trieste Terminal Passeggeri, Gianfranco Gerini – è uno dei progetti mirati a fare di Trieste un caso del tutto originale e pensiamo di successo, anche attraverso l’offerta di pacchetti di crociere eco-compatibili.
Siamo perfettamente consci, ma anche fortemente motivati circa la necessità di imprimere una accelerazione notevole allo sforzo commerciale in atto – ha sottolineato il presidente dell’Autorità Portuale, Marina Monassi – recuperando il tempo perso e innescando, anche attraverso le crociere, quella positiva reazione a catena destinata ad avere ricadute sull’intera progettualità del porto e quindi anche della città.

Il programma del workshop “Trieste Porto Blu” prevede, dopo gli indirizzi di saluto del presidente dell’Autorità Portuale di Trieste Marina Monassi e del Direttore Marittimo del Friuli Venezia Giulia e Comandante del Porto di Trieste Antonio Basile e i saluti del Sindaco di Trieste Roberto Cosolini e del presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, l’intervento del presidente di TTP Gianfranco Gerini nel quale saranno presentati risultati e obiettivi futuri.

Seguirà una tavola rotonda (moderata dal giornalista de Il Piccolo Giulio Garau), dedicata al tema “La crocieristica come motore di crescita del territorio”, alla quale parteciperanno: Federica Seganti, Assessore regionale al Turismo Regione Friuli Venezia Giulia; Fabio Omero, Assessore Economia del Comune di Trieste; Antonio Paoletti, Presidente Camera di Commercio di Trieste; Roberto Cividin, Presidente FIAVET FVG e Livio Ungaro, Direttore Generale Trieste Terminal Passeggeri.

Nel primo pomeriggio l’attenzione sarà rivolta al tema della sostenibilità, puntando su nuovi modelli capaci di coniugare la tradizione marittima con il futuro, come richiesto dal Ministero dell’Ambiente e dall’Unione Europea: investire sul risparmio energetico e la mobilità sostenibile, mirando alla valorizzazione dell’area portuale del terminal, cercando di instaurare sinergie e convergenze tra gli interessi economici e quelli ambientali.

Alla tavola rotonda “La crocieristica a Trieste nel contesto ambientale” (moderata dal direttore di Capo Horn Bruno Dardani) parteciperanno Fabio Rizzi, Direttore Sicurezza Ambiente Autorità Portuale e Responsabile Servizio Sicurezza Prevenzione; Eric Marcone, Direttore Tecnico Autorità Portuale di Trieste; Andrea Qualizza, Project Manager Fincantieri; Maurizio Spoto, Direttore Riserva Naturale Marina di Miramare e Umberto Laureni, Assessore Ambiente del Comune di Trieste.