Porto di Pescara: Testa chiede intervento a Monti

In attesa delle analisi che chiariranno se i materiali accumulati nella darsena commerciale del porto sono contaminati da pesticidi e decidere come proseguire il dragaggio, il commissario straordinario Guerino Testa si è attivato per fare in modo che gli operatori della pesca vengano indennizzati.

Testa ha scritto al presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti e ai ministri competenti (alle Politiche Agricole e alle Infrastrutture, la lettera è stata inviata per conoscenza al presidente della Regione) per illustrare la situazione del porto di Pescara, prima e dopo la nomina del commissario, e per parlare del rischio imminente di chiusura del porto, considerato che le condizioni di sicurezza sono molto limitate, nonchè del rischio di esondazione del fiume Pescara.

Testa è in attesa di conoscere, nei prossimi giorni, l’esito delle nuove analisi dell’Arta sui fondali della darsena e di avere ulteriori analisi e comunque punta al dissequestro della draga «Gino Cucco».

Si è anche attivato per disporre in tempi brevi di una discarica dove conferire, eventualmente, il materiale da prelevare al porto (sono necessarie in questo senso delle deroghe) e per ricevere i fondi necessari a seguire una procedura alternativa di smaltimento dei materiali.

«Siamo in una situazione delicatissima e complicata dal maltempo – scrive Testa – e ed è drammatico che i pescatori debbano andare in mare nonostante i rischi che corrono. Mi spenderò in ogni modo al loro fianco, nel rispetto della legge ma soprattutto nel massimo rispetto della vita e del lavoro altrui».

Francesca Cuomo