Porto di Genova: non teme concorrenti

Alla banchina Calata Sanità di Genova, il 23 gennaio 2012, ha attraccato una nave fra le più grandi ospitate dal terminal container ligure della Sech. Si tratta della “Humber Bridge”, nave costruita nel 2006, battente bandiera panamense, proveniente da Port Said e diretta a Barcellona; di 100.000 tonnellate di stazza lorda, lunga 336 metri e larga 45,8  che con grande professionalità di piloti ed ormeggiatori è stata posizionata alla banchina con grande successo.

L’arrivo della “Humber Bridge” ha segnato il punto di svolta, esame e verifica per il terminal Sech, dopo la  riqualificazione delle gru e l’opera di dragaggio effettuati per poter ospitare navi fino a 10.000 Teu. Sech, Southern European Container Hub, fondato nel 1993, quando presidente dell’A.P. genovese era Roberto D’Alessandro, oggi conta  il gruppo Finsea di Luigi Negri, insieme alle famiglie Cerruti, Schenone e Magill; una parte del terminal è inoltre controllato da Sinport, ora una filiale del global carrier container PSA di Singapore, che mantiene la maggior parte del Voltri Terminal Europe.

La nave fa parte della nuova strategia messa a punto dall’alleanza tra le compagnie asiatiche per il nuovo servizio in/out Mediterraneo; infatti, la “Hamber Bridge” sostituirà le quattro navi da 6.200 teu che fino a ieri servivano il Mediterraneo. Per i primi tre mesi del 2012, le navi del servizio principale in Italia interesserà solo il porto di Genova, mentre il porto di Livorno, limitato dai dragaggi, servirà solo navi da 5.500 teu.

Successivamente, da marzo ad aprile, questa linea sarà servita da navi da 9/10.000 teu. Per sottolineare l’evento, è stato consegnato al comandante della nave il crest del Sech alla presenza dell’Ammiraglio Felicio Angrisano. Grandi sfide si preparano per competere con questi traffici.

Abele Carruezzo