Porto di Brindisi: i dati sul traffico

Il traffico passeggeri ha visto un incremento complessivo del 1,18%, passando dai 520.853 passeggeri del 2010 ai 527.001 passeggeri del 2011. Su tale dato incide positivamente l’incremento del 5,97% dei passeggeri delle navi Ro-Ro pari a 29.411 passeggeri mentre incide negativamente la riduzione dei crocieristi trasportati dalle navi da crociera.

Quest’ultimo dato, tuttavia, si inserisce in un quadro che già oggi si può definire in netto miglioramento sulla scorta degli scali programmati dalle navi da crociera nel porto di Brindisi per il 2012 ed il 2013. Ulteriore dettaglio riguarda le destinazioni: il numero di passeggeri diretti o provenienti dall’Albania è aumentato del 11,41% mentre quello relativo ai passeggeri diretti o provenienti dalla Grecia ha registrato un incremento del 3,69%.

Un dato interessante che riguarda la modalità con la quale si muovono i passeggeri, in particolare di quelli diretti o provenienti dall’Albania, è quello relativo all’uso di bus in sostituzione delle auto. Infatti, il numero di queste ultime si è ridotto del 20,43% mentre quello dei bus è aumentato del 42,86%. In controtendenza, il traffico con la Grecia che ha visto un incremento delle autovetture del 5,12% ed una riduzione dei bus del 16,42%.

Negativi i dati dei mezzi commerciali su tutte e due le direttrici, contrazione dovuta principalmente alla crisi generalizzata che colpisce l’economia mondiale ed europea in particolare.
Per quanto riguarda i dati delle merci, il dato relativo al volume complessivo movimentato nel corso dell’anno 2011,  può rappresentare una conferma del dato relativo al 2010 avendo registrato una leggera riduzione del dato di appena 0,58%.

In dettaglio le rifuse solide vedono un incremento complessivo del 4,44% dovuto principalmente all’incremento della movimentazione dello zucchero, che nell’anno considerato ha superato le 320.000 tonnellate, con una variazione percentuale del 528% circa ed alla riduzione, abbastanza contenuta, della movimentazione del carbone dello 0,95%. Le ceneri, diretta conseguenza dell’uso del carbone, hanno registrato una riduzione del 5,04%.

Si conferma il dato positivo relativo agli oli vegetali il cui volume movimentato nel 2011 ha confermato il livello raggiunto nel 2010 ed il successo riscontrato da questo nuovo tipo di traffico.
Un ultimo dato di rilievo riguarda la contrazione delle rinfuse liquide del 4,50%, dato dovuto alla contrazione economica generale.

Foto: Simone Rella