Porto di Brindisi: martedì il comitato deciderà solo su concessioni e affidamenti

Quello di martedì mattina sarà un comitato portuale con tredici punti all’ordine del giorno in cui non compare quello richiesto dai dieci membri che, lunedì hanno chiesto di discutere delle linee programmatiche del porto. Una proposta raccolta con favore dal presidente Hercules Haralambides che, per il momento, non ha deciso quando discuterla.

Dietro alla richiesta, firmata anche dal sindaco Mimmo Consales e dal presidente della Camera di commercio Alfredo Malcarne, c’è la volontà di presentare al professore greco una situazione poco accettata e di portarlo a dimissioni che, proprio come ha specificato Haralambides, non sono neppure contemplate.

Del resto la volontà, non solo politica, di ottenere le dimissioni del presidente alla guida dell’Authority di Brindisi, è stata palesata già dieci giorni fa nel corso di una riunione ch si è svolta a Palazzo Nervegna. Nel frattempo, il presidente ha ritenuto di andare avanti: tralasciando il bilancio consuntivo 2012 bocciato e i cui atti sono stati trasmessi al ministero, Haralambides chiederà ai componenti del comitato di esprimersi sull’affidamento di attività secondarie alle società che svolgono servizi all’interno del porticciolo turistico, dell’autorizzazione per installare pontili galleggianti all’interno della struttura, della concessione per realizzare un impianto di video sorveglianza sempre alla società Bocca di Puglia che gestisce il porticciolo e di una serie di altre concessioni per  Camer Petroleum Europa, Damarin, Enel, Barretta e Fincosit.

Per il primo punto, relativo all’attività di ristorazione all’interno del porticciolo turistico, si dovrebbe procedere ad autorizzare il ristorante già aperto da diversi mesi, nonostante l’articolo 45bis parli di rilascio “previo parere dell’Autorità portuale” che, però, porterà solo martedì la discussione in comitato.

Per il segretario generale non è stato raggiunto alcun accordo, dopo quello (saltato) per nominare Cosimo Casilli. Della mozione di sfiducia, tanto richiesta dalle forze politiche in maniera bipartisan e da alcuni imprenditori, non c’è traccia: nell’impossibilità di ottenere le 14 firme necessarie (i due terzi dell’intero comitato), si punta su altre strade.

Dunque passa soprattutto attraverso le responsabilità del sindaco Mimmo Consales, che ha chiesto di conoscere il contenuto della relazione stilata dopo l’ispezione del Ministero del Tesoro, il destino dell’Autorità portuale di Brindisi. L’intento del primo cittadino, che non ha ottenuto alcuna risposta, dovrebbe essere quello di individuare eventuali gravi responsabilità nella gestione dell’ente rilevate già nel 2008 (ancor prima dell’arrivo del professore greco).

 

Francesca Cuomo