Porto di Taranto: riunione al Diset

Il 17 ottobre, si è tenuta presso la sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la prevista riunione inerente l’”Accordo per lo Sviluppo dei Traffici containerizzati nel porto di Taranto ed il superamento dello stato di emergenza socio economico ambientale”. La riunione, convocata dal DISET – Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali – si è tenuta alla presenza del Ministro per la Coesione Territoriale Dr. Carlo Trigilia, del Capo Dipartimento DISET, Ing. Aldo Mancurti, del Capo di Gabinetto Prof. Alfonso Celotto e del Presidente dell’AP di Taranto Prof. Avv. Sergio Prete ed erano presenti alcuni rappresentanti delle società azioniste della TCT, ossia Evergreen Marine Corporation, Hutchison Port Holding e GSI Logistics.

Il Ministro Trigilia ha colto l’occasione per confermare la volontà di realizzare gli interventi previsti nell’Accordo del 2012 nel più breve tempo possibile, in considerazione del fatto che lo sviluppo del porto di Taranto è considerato strategico non solo a livello territoriale ma anche a livello nazionale.

Nel corso del confronto, la TCT SPA e l’Evergreen hanno confermato il forte interesse per il porto di Taranto e la volontà di continuare ad operare nello stesso, pur evidenziando la necessità di avere una data certa di ultimazione dei lavori, al fine di organizzare le proprie attività e programmare i relativi investimenti.

Preso atto della volontà congiunta e condivisa di confermare gli Accordi già sottoscritti, le Parti hanno concordato di individuare, nei prossimi giorni, un termine certo di ultimazione dei lavori. Tale scadenza dovrà essere accettata da tutti i soggetti pubblici che intervengono nelle varie procedure al fine di condividere eventuali responsabilità legate a ritardi o inadempimenti.

Si informa, altresì, che il 29 ottobre p.v. si terrà una riunione in Prefettura – convocata da SE il Prefetto di Taranto – unitamente alle OO.SS. e Confindustria, per esaminare, approfondire ed individuare meccanismi di compensazione delle criticità occupazionali del territorio jonico anche in relazione alle programmate prospettive di sviluppo. In tale sede, l’Autorità Portuale proporrà la creazione, con modalità da individuare congiuntamente con le istituzioni competenti, di un bacino occupazionale in ambito portuale per il reimpiego, da parte delle imprese concessionarie e delle imprese che stanno realizzando o realizzeranno opere in porto, dei lavoratori ex Delta Uno e di lavoratori delle imprese portuali in crisi.