International Propeller Club Port of Brindisi incontra Haralambides

Il presidente dell’Autorità portuale di Brindisi, Hercules Haralambides, ha incontrato oggi alcuni membri del Propeller Club Port of Brindisi ed ha dichiarato la sua partecipazione professionale alle sorti dello sviluppo del porto senza “pregiudizi” ed interessi di parte.

Il presidente Haralambides è stato coadiuvato dal segretario generale Amm. Salvatore Giuffè e dall’ingegnere Di Leverano, responsabile della progettazione infrastrutturale del porto. La presenza dello staff dirigenziale del Propeller (presidente Donato Caiulo, vicepresidente Abele Carruezzo, segretario Nicola Zizzi, i soci Paola Barretta, Maria De Luca, ed il socio cons. reg.le  Maurizio Friolo) ha voluto significare quanto sia importante riconoscere una “Authority” per un porto che chiede giusta considerazione in uno scenario mediterraneo e senza “campanilismi”.

L’incontro ha cercato risposte ad interrogativi che gli operatori portuali e marittimi, operatori della logistica associati nel Propeller Club Port of Brindisi, alcuni direttamente coinvolti, si pongono per lo sviluppo futuro delle rispettive imprese. Il direttivo del Club ha ribadito che anche la riqualificazione ambientale di banchine ed aree portuali e retro costituisce pre-condizione ad ogni progetto di intervento che si intenda realizzare. Nessun futuro è possibile per il porto di Brindisi senza il processo di riconsiderazione marittima delle sue aree.

Trascurare l’enorme importanza della retroportualità e di tutte le infrastrutture logistiche che sappiano mettere a sistema i poli attrattori favorendone gli scambi e la mobilità di merci e persone è un errore tecnico, prima ancora che di altra natura. In tale assetto, l’intero Salento avrebbe il suo porto, Brindisi, non solo come “affaccio” sul mare, ma sicuramente come “snodo”  di una continuità marittima, inteso correttamente come piattaforma logistica infrastrutturale di supporto allo sviluppo.

“Brindisi – ha sottolineato il presidente Haralambides – assume oggi un ruolo proattivo e sinergico come “porta grande” della naturale Puglia ed il Salento e questo dovrà esserlo anche in futuro. La vera opportunità di sviluppo del Salento logisticamente non può arrivare solo dalla terra a Nord-Ovest che lo sovrasta, ma dal mare che lo circonda. E questo sarà il nostro impegno istituzionale a tutti i livelli: garantire il trend positivo di crescita e di continuità delle rotte trasportistiche mediterranee non solo da/per l’oriente, ma anche più “autostrade del mare” da/per l’Europa intera ed il Nord-Africa”.

Propeller ed Autorità portuale condividono che il porto (ma con esso tutta la retroportualità ed il sistema di dotazione infrastrutturale) è possibilità ed opportunità di maggiore rilancio: non considerarlo ora per mera strategia politica di “potere marittimo” da parte di una Giunta della Regione Puglia sarebbe davvero un “non- sviluppo” non solo per Brindisi ma anche un danno grave per il resto del Salento. Per il Propeller  ogni porto dovrà mantenere la sua autonomia gestionale, ma le strategie, gli investimenti, l’autonomia finanziaria dovranno essere fatte in maniera coordinata senza ledere la “geografia” e la storia marittima e di navigazione di un porto come quello di Brindisi.

Anche quando si parla di “sistema” il Governo dovrà dire il “come” rilanciare le attività industriali e soprattutto quali attività trasportistiche e portuali per Brindisi e per il Salento, dopo tanti anni di industrializzazione forzata per questo territorio, anche se si è convinti che 24 autorità portuali sono troppe per l’Italia; così non è per la Spagna. Il Propeller ha riportato al Presidente Haralambides quanto di sbagliato esiste nel progetto di accorpare Brindisi, Taranto a Bari in una “super autorità”.

In un Paese che accumula 40 miliardi di euro di deficit per i problemi dell’ultimo miglio, anche se con la riforma si dimezzerebbe in breve, e con la Puglia che si trova tra i Balcani e l’Africa, ricca di materie prime, parlare del Sub Sistema Salento risulta invece la risposta più efficace e quanto mai, oggi, necessaria. La Regione Puglia finora ha fatto una scelta di neutralità, favorendo una filiera trasportistica che sta rendendo la strategia regionale sulla mobilità di merci e persone meno competitiva, accentrandola tutta su Bari.

A tal fine, il Propeller Club Port of Brindisi-Salento ha concordato con l’Autorità di predisporre un nuovo protocollo d’intesa che vede nei porti di Brindisi e Taranto, insieme a quelli di Otranto e Gallipoli, un sistema logistico integrato e competitivo a livello europeo.