Armi siriane: il porto di Gioia Tauro pronto al trasbordo

Confermata dal ministro degli Esteri, Federica Mogherini, la duplice partenza dei cargo da Siria e Spagna alla volta di Gioia Tauro, sancendo di fatto la conclusione della fase preliminare degli interventi di neutralizzazione dell’arsenale di armi chimiche di Assad. L’arrivo nel superporto calabrese è previsto per il primo luglio, giorno in cui avranno inizio le operazioni di trasbordo del carico dal cargo danese “Ark Futura” alla nave statunitense “Cape Ray”, la quale partirà a sua volta con destinazione Inghilterra e Finlandia.

I mesi di ritardo sulla tabella di marcia, prevista dal piano Opac, ha permesso alle autorità locali di ottenere più tempo per l’organizzazione e la verifica dei piani di difesa civile, riguardanti le misure di sicurezza che saranno attivate in occasione della movimentazione delle 570 tonnellate di agenti chimici siriani. Cuore nevralgico di questa macchina organizzativa è il tavolo straordinario approntato sotto l’egida del prefetto Claudio Sammartino, fulcro all’apparato di sinergie e controlli centralizzate nel Palazzo di Reggio Calabria. In parallelo a ciò, specie dopo l’intensificarsi delle legittime preoccupazioni espresse dai residenti a Gioia Tauro e dei comuni limitrofi, la Prefettura in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha condotto una campagna informativa rivolta alle popolazioni ed alle pubbliche amministrazioni locali.

Febbrili i preparativi delle varie istituzioni ed autorità coinvolte nel piano di sicurezza e monitoraggio del territorio coordinato dalla Prefettura. Impegnati all’unisono su questo fronte la Regione Calabria e la Provincia di Reggio, la Direzione Marittima di Calabria e Lucania, le Forze Armate e dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, la Capitaneria di Porto e l’autorità portuale di Gioia Tauro, l’Arpacal, l’Azienda ospedaliera e sanitaria provinciale, il Suem, l’ufficio dogane e le ditte terminaliste presenti nello scalo.

Da questo fine settimana gli occhi dell’opinione pubblica internazionale saranno sul porto di Gioia Tauro, autorità ed operatori lo sanno bene e vogliono sfruttare l’attenzione mediatica per dimostrare quanto gli scali italiani e meridionali possano essere esempio d’efficienza e professionalità. Seguiranno aggiornamenti.

Francesco Ventura