Porto di Civitavecchia: Protocollo d’intesa tra Autorità Portuale e Ares 118

CIVITAVECCHIA – Pasqualino Monti, Presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia Fiumicino e Gaeta, e Francesco Malatesta, Direttore Amministrativo dell’ARES 118 (Azienda Regionale Emergenza Sanitaria), hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che doterà il network dei porti di Roma e del Lazio di venticinque defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) in comodato d’uso.

Quest’accordo rientra nel “Progetto Regionale Lazio Cuore Sicuro” che promuove programmi di sensibilizzazione al problema della morte cardiaca improvvisa e informa sull’importanza delle manovre di rianimazione cardio-polmonare di base e della defibrillazione.

“Questo protocollo – sottolinea Monti – va nella direzione che abbiamo indicato con il progetto “porto sicuro”, iniziato più di due anni fa in collaborazione con la ASL e la Capitaneria di Porto, e oggi con l’Ares 118, che ha visto tra i suoi momenti più significativi e rilevanti le attività di prevenzione con le imprese portuali, gli RSPP (rappresentanti del servizio di prevenzione protezione) e gli RLS aziendali e la pubblicazione di più di 1000 libretti sul tema della sicurezza distribuiti alle figure chiave della sicurezza in porto e che nei prossimi mesi doterà il porto di nuovi strumenti per la rianimazione”.

“Con questo atto – hanno dichiarato il Presidente Monti ed il rappresentante dell’Ares 118 Malatesta – si va a colmare una lacuna del nostro sito produttivo che permetterà al porto di Civitavecchia e ai porti di Fiumicino e Gaeta, di avere dei defibrillatori e degli operatori costantemente formati e altamente specializzati nell’uso degli stessi, tutto questo al fine di garantire e tutelare, principalmente, la salute e la sicurezza dei lavoratori portuali e tutte le persone che gravitano nello scalo”.

“Per l’Authority – conclude il Presidente Monti – il principio “Safety First” è da intendersi come un elemento del vantaggio competitivo e non un ostacolo al mercato soprattutto perché ci sta a cuore l’incolumità e la salvaguardia di tutti quelli coloro che lavorano o arrivano nei nostri porti. Una priorità in linea con la cultura dell’emergenza sanitaria, con particolare riguardo alle tematiche della rianimazione cardio-polmonare di base e della defibrillazione precoce”.