Porto di Taranto: il Consiglio di Stato blocca la progettazione del dragaggio

TARANTO – In data 23.01.2015, il TAR Puglia Lecce – Sez. I – con Ordinanza cautelare nr. 36/2015, aveva respinto l’istanza di sospensiva richiesta con il ricorso proposto dal costituendo RTI Grandi Lavori Fincosit S.p.A./Jan de Nul N.V./G.R.L. Cave e Conglomerati S.r.l.  (classificatosi al secondo posto della graduatoria) avverso il provvedimento dell’Autorità Portuale di aggiudicazione definitiva – disposta nei confronti di Astaldi S.p.A. – della Procedura aperta per l’affidamento dell’appalto di progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori denominati “Interventi per il dragaggio di 2,3 Mm³ di sedimenti in area Molo Polisettoriale per la realizzazione di un primo lotto della cassa di colmata funzionale all’ampliamento del V sporgente del Porto di Taranto”.

Nella mattinata odierna, è stato notificato il Decreto monocratico cautelare del Consiglio di Stato n. 397/15, richiesto dalla Grandi Lavori Fincosit S.p.A. e, pertanto, l’Autorità Portuale, contrariamente a quanto aveva programmato, non potrà riavviare le attività precedentemente sospese ex lege, non potendo procedere alla stipulazione del contratto con la Astaldi SpA.

Il citato decreto fissa al 10 febbraio p.v. la data per l’esame in Camera di Consiglio delle misure cautelari richieste.Solo dopo l’udienza, in caso di mancato accoglimento delle istanze cautelari, l’AP potrà procedere alla stipula del contratto ed al riavvio delle attività.