Porto di Trieste: accordo su lavoro dopo lo sciopero

TRIESTE – Il Commissario Straordinario del Porto di Trieste Zeno D’Agostino ha emesso un provvedimento che contiene le linee di indirizzo per un complessivo riassetto del mercato del lavoro e per la disciplina delle operazioni e dei servizi portuali del Porto di Trieste, i cui contenuti riflettono le linee programmatiche degli accordi confederali stipulati all’inizio del mese di Agosto con CGIL, CISL, UIL e UGL.

Il provvedimento è il risultato di una intensa attività negoziale con i sindacati confederali e con CLPT-USB. L’accordo giunge all’indomani dello sciopero indetto da CLPT-USB con relativa manifestazione e incontro in Prefettura e successivamente incontro con l’Autorità Portuale e getterebbe “le basi per un periodo duraturo di pace sociale nel Porto di Trieste”, come è scritto in una nota dell’AP.

Si darà “stabilità occupazionale al personale ex cooperativa Primavera” e si rivedrà “la composizione numerica e qualitativa dell’impresa che fornisce lavoro portuale temporaneo, facendo fronte ai maggiori picchi di lavoro dovuti al fenomeno del gigantismo navale”. Inoltre, sarà effettuata una “verifica più stringente sulle autorizzazioni alle imprese portuali ex art. 16 e sul regime di appalto di servizi, impedendo i fenomeni di violazione del divieto di interposizione di manodopera” e si interverrà “sull’applicazione della contrattazione collettiva nel settore emporiale prevedendo il divieto della retribuzione secondo forme di cottimo integrale”.

L’Autorità Portuale di Trieste si è inoltre impegnata a fornire “supporto alle parti sociali per la soluzione delle numerose vertenze aziendali aperte” con stabilizzazione del “personale precario impiegato nella società di servizi PTS” e il “congelamento” della procedura di “dismissione della società di manovre ferroviarie ADRIAFER in vista di un confronto per la definizione delle garanzie per i lavoratori interessati”. CLPT-USB ha “condiviso il documento e si è impegnata alla sospensione di ogni ulteriore iniziativa sindacale”.