DOMANI INAUGURAZIONE DEL MOLO DI SOPRAFLUTTO DEL PORTO DI ANCONA

ANCONA – L’8 ottobre 2015 si svolgerà presso il porto di Ancona la cerimonia di inaugurazione del Molo di sopraflutto del porto di Ancona.

L’opera completa il nuovo acceso da mare al porto e protegge la banchina Marche (banchine da 26 a 29. 333 metri già operativi, banchina 27 di 273 metri in fase di appalto) diminuendo tempi e costi per le imprese che lavorano nelle operazioni portuali connesse al traffico container in porto.

Immagine 1: Rendering del porto di Ancona con evidenza del Molo di sopraflutto (in rosso) e della banchina Marche (banchine da 26 – già operativa – a 29).

L’inaugurazione del Molo di sopraflutto rappresenta un importante risultato per l’Autorità portuale di Ancona, ente che ha gestito l’appalto: il Molo è stato completato nei tempi contrattuali previsti, senza dover richiedere alcuna perizia di variante e senza contenziosi con l’appaltatore, l’ATI Cooperativa Muratori & Cementisti – c.m.c. di Ravenna S.C. (Capogruppo) – Impresa Lungarini S.p.a. – Nuova co.ed.mar. s.r.l. – Consorzio Cooperative Costruzioni CCC Società Cooperativa.

La gara è stata aggiudicata sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa: l’analisi delle offerte pervenute ha richiesto alla Commissione aggiudicatrice tempi di verifica e approfondimenti impegnativi, con risultati molto positivi in termini di costo dell’opera, qualità tecnica e risparmio dei tempi di realizzazione.
L’OPERA

La lunghezza del molo è di 776 metri, l’altezza di 21 metri e la base è di 90 metri.Il Molo di sopraflutto corrisponde ad un palazzo di 6 piani, lungo 776 metri ed avente una base di 90 metri.

La costruzione dell’opera è stata preceduta da una operazione di bonifica di ordigni bellici eseguita con metodi innovativi dal Nucleo SDAI di Ancona della Marina Militare e dal Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (BO) dell’Esercito, sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto e della Prefettura.

Per costruirlo sono stati utilizzati 2 milioni di tonnellate di pietrame e scogli, interamente forniti via mare per ridurre l’impatto ambientale della costruzione. Sono oltre 400 i viaggi delle imbarcazioni che hanno trasportato il materiale necessario dalle cave in Croazia. Inoltre in porto è stato costruito un impianto per la produzione dei 10.500 tetrapodi dell’altezza di circa 4 metri ciascuno, necessari a realizzare la copertura esterna del Molo.

L’impianto ha prodotto oltre 130.000mc di calcestruzzo, risparmiando 16.000 viaggi di betoniere. Ogni tetrapode è stato numerato e posizionato, con l’ausilio del GPS, secondo coordinate specifiche e certificate. Il metodo garantisce il perfetto concatenamento necessario a resistere alle mareggiate. Durante la costruzione del molo, sono stati effettuati continui controlli sulla qualità dei materiali impiegati.