Porto di Venezia: partito l’iter per il nuovo Piano regolatore portuale

VENEZIA – E’ partito in questi giorni l’iter per la realizzazione del nuovo piano regolatore portuale di Venezia, che sostituirà i due strumenti attualmente in vigore: quello della Marittima, risalente al 1890, e quello di Porto Marghera, del 1965.L’obiettivo di Autorità Portuale e Comune di Venezia, che hanno illustrato alcune linee in una conferenza stampa a Ca’ Farsetti, è quello di concludere entro l’anno la prima fase dell’iter, quella che porterà alla bozza d’intesa con l’amministrazione comunale, per arrivare alla redazione dello strumento nei tempi tecnici di cinque-sei anni.

“Facciamo oggi il nuovo piano regolatore – ha spiegato il presidente di Apv, Paolo Costa – perché l’anno prossimo cadono i cento anni di Marghera e segnano la fine di un ciclo per un luogo apparentemente in difficoltà, ma che mostra già i primi segni di rilancio. E’ un’area che, in questi anni, – ha spiegato – ha perso i vantaggi di forza lavoro ed energia disponibile a basso costo, ma gli rimane la vicinanza al mare, che offre l’opportunità di attrarre attività produttive vicine al loro mercato di sbocco. Occorre però rovesciare l’atteggiamento portato avanti in maniera stupida per tanti anni, cercando la condivisione più che lo scontro”.

Costa ha sottolineato l’importanza localizzativa di Venezia, snodo tra l’Europa e l’Asia e ha sottolineato come “facendo crescere una grande economia portuale industriale a Venezia, possiamo contribuire ad arricchire la base economica della città. Abbiamo il dovere di fare ricchi i Veneziani, perché lo Stato non c’è più e, dalla Comunità internazionale, ci arrivano solo pacche sulle spalle. Venezia – ha concluso – è un grande marchio e un grande posto, a cui possiamo contribuire creando a Marghera una grande attività portuale”.