Autorità di sistema Adriatico Settentrionale: modifiche alla circoscrizione

VENEZIA – “L’ambito di circoscrizione della nuova Autorità di Sistema dell’Adriatico Settentrionale sarà rideterminato per valorizzare Venezia nonché il porto di Chioggia”: l’assessore alla Mobilità, trasporti ed infrastrutture della Regione Veneto, Elisa De Berti, non lesina parole quando parla della Serenissima, oggi più che mai desiderosa di tornare protagonista sullo scenario internazionale. 

La Regione Veneto, per bocca dell’assessore De Berti, si ritiene soddisfatta per il contributo fornito al governo ed al Mit nell’approvazione del decreto legislativo di riforma portuale che, tra mille lacciuoli e ripensamenti, vive giorni tumultuosi. “L’ambito di circoscrizione della nuova Autorità di Sistema dell’Adriatico Settentrionale è stato modificato seguendo le nostre indicazioni.

E’ stata preservata, pur in ottemperanza alla legislazione comunitaria doganale, la c.d. zona franca nel porto di Venezia che costituisce una eccezionalità nel panorama nazionale. Inoltre, continua la De Berti, il nuovo piano riconosce strategicità ai porti di Venezia e Chioggia nel contesto della portualità europea, ponendo contestualmente le basi per il rilancio di Porto Levante e del sistema di navigazione fluviale dell’asta del Po”. 

Il governo, in effetti, si è dimostrato benevolo nell’aprire un tavolo di concertazione che affrontasse il problema del traffico commerciale nel porto di Venezia contestualmente all’entrata in funzione del Mose. Secondo la Berti “si tratta di una opportunità per i vari attori istituzionali di individuare soluzioni comuni, finalmente semplici e condivise, sui problemi legati alla navigazione in laguna, riscrivendo e semplificando il quadro delle regole che oggi appare frammentato tra competenze dello Stato, della Regione e del Comune, utilizzando innanzi tutto il buonsenso”.

“Siamo soddisfatti – ha commentato il presidente dell’Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa – del gioco di squadra fatto dalla Regione che, nell’esprimere l’intesa delle regioni sul Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica, ha ribadito con forza le peculiarità del porto di Venezia e sta portando avanti l’idea di un porto esteso sull’intero arco costiero veneto.

All’assessore Elisa De Berti – ha specificato Costa – va il nostro ringraziamento per aver fatto propria anche la rilevanza strategica della piattaforma d’altura che consentirà l’ormeggio delle navi di maggiori dimensioni (oltre i 20.000 teu) contribuendo alla salvaguardia della laguna di Venezia e diventando il fulcro per la connessione efficiente di più basi portuali nel Veneto”.

L’auspicio, alla fine della fiera, è che il nascituro sistema logistico veneto massimizzi le peculiarità di Venezia e Trieste, servendo l’intero comparto industriale del nordest: “le industrie venete ci stanno facendo crescere del 25% annuo e non possiamo permetterci il lusso di perdere quanto costruito con tenacia”, chiosa il Presidente Costa.

 

Stefano Carbonara