Porti del Nord Sardegna: via alla campagna per la sensibilizzazione sulle dipendenze

OLBIA – “Dipendenze? No grazie!”. È il titolo delle due giornate formative sull’effetto dell’alcol nei luoghi di lavoro che, il 19 ed il 26 ottobre, a partire dalle 11.00 nella sala congressi della Stazione Marittima, l’Autorità Portuale, in collaborazione con il Servizio dipendenze della Asl di Olbia, organizza per tutti gli operatori portuali. Un’iniziativa che rientra nelle attività del Comitato di Igiene e Sicurezza, istituito proprio dalla Port Authority, che vede operare, nella prevenzione degli infortuni e nella formazione: Azienda Sanitaria Locale, Capitaneria di Porto, datori di lavoro e rappresentanti dei lavoratori delle imprese portuali.
Le due giornate seminariali, il cui contenuto sarà identico per garantire la massima partecipazione e diffusione del messaggio, vedrà al tavolo dei relatori i medici del SERD che, insieme ai funzionari dell’Ufficio Lavoro Portuale dell’Ente, affronteranno le delicatissime tematiche degli effetti negativi dell’uso di alcolici ed altre sostanze, della loro incidenza sui luoghi di lavoro in termini di infortuni e danni a terzi.Fenomeno che verrà associato ad altre, non meno pericolose, dipendenze, quali, per esempio, quella dal gioco che, in Italia, si avvicina a quota 1 milione di casi riscontrati.

“Si tratta di due giornate ricche di contenuto – spiega Pietro Preziosi, Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale – utili a conoscere, direttamente per voce di chi ogni giorno lavora sul campo della lotta alle dipendenze, gli effetti negativi dell’abuso di alcol, sostanze stupefacenti e gioco. Tre fenomeni sui quali, grazie al prezioso lavoro del Comitato di Igiene e Sicurezza, giochiamo di anticipo con controlli costanti mirati a monitorare l’operato dei lavoratori, il corretto utilizzo dei dispositivi di prevenzione dagli incidenti (caschi e scarpe antinfortunistiche) ed il rispetto delle regole da parte delle imprese e delle compagnie di navigazione”.

Attività che, negli ultimi anni, ha contribuito quasi ad azzerare l’incidenza degli infortuni nei tre scali di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres. Dai 18 registrati nel 2013, si è passati a 15 nel 2014, 10 nel 2015 e 3, ad oggi, nel 2016.

“I dati parlano chiaro – conclude Preziosi -. Controlli costanti, campagne di sensibilizzazione come quelle che faremo nei prossimi giorni, ma anche la collaborazione degli operatori portuali e l’ottima capacità di ascolto da parte delle compagnie di navigazione e delle imprese sono il giusto mix per un obiettivo sempre più fondamentale per la salute dei lavoratori e per la riduzione del costo sociale generato dagli infortuni sul lavoro”.