Marittimi, ora ascoltati dal MIT

Fiumefreddo di Sicilia (CT). Giorni addietro avevamo scritto che dal ‘fiume freddo siciliano’ sarebbero sgorgate acque di refrigerio per tutti i marittimi italiani. Così è stato! Dopo tante peripezie sulla corrispondenza tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e questo gruppo spontaneo di marittimi, finalmente la Ministra Paola De Micheli ha dato la disponibilità ad ascoltarli. Il giorno 17 dicembre 2020 alle ore 16:00, presso il MIT, Salvatore Caltabiano e Miriam Pia De Maria, fondatori di un Iter a tutela del settore marittimo italiano, incontreranno la D.ssa Maria Teresa Di Matteo, Dirigente Generale e Vice Capo di Gabinetto –Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale-.

Salvatore Caltabiano e Miriam Pia De Maria, residenti a Fiumefreddo di Sicilia (CT), si sono fatti portavoce di moltissimi marittimi italiani, denunciando che il settore ‘Marittimi italiano’ è stato trascurato da parte del Governo nei vari protocolli e DPCM emanati durante questa pandemia da covid-19. Il loro fattivo impegno è iniziato sui social e perfino hanno sensibilizzato deputati della Camera per una interrogazione parlamentare per sapere i motivi di esclusione di molti marittimi dai ‘ristori’ del decreto dell’agosto 2020.

Da caso ‘mediatico’ a ‘politico’ e la loro pagina del gruppo su Facebook ha registrato moltissime adesioni in poco tempo, al punto da chiedere (scorso 9 novembre) esplicitamente un incontro con la Ministra De Micheli, poiché rappresentano oltre 35 mila sostenitori. L’obiettivo dell’incontro è di sensibilizzare il Governo davanti alle diverse problematiche nelle quali il settore marittimo versa e allo stesso tempo, poter fornire soluzioni e consigli a riguardo.

Sostanzialmente loro chiedono poche cose concrete: a) sussidi legati all’emergenza covid-19; b) istituzione di un Ente a tutela e supporto dei propri diritti; c) chiarimenti relativi ai contributi INPS/INAIL derivanti da periodi di navigazione su imbarcazioni battenti bandiera italiana e/o estera; d) istituzione di centri di formazione convenzionati per svolgere attività di training e formazione con conseguimento di certificati riconosciuti a livello professionale nonché internazionale; e) velocizzazione delle procedure relative alla registrazione degli imbarchi attraverso nuovi sistemi digitalizzati e moderni; f) riconoscimento dei titoli professionali in Italia così come all’estero.

Sostenere la navigazione e la Gente di mare durante la pandemia che ormai ha generato crisi occupazionale in quasi tutti i settori industriali ed in particolar modo nel mondo della navigazione mercantile è importante affinché la nostra Italia possa ripartire e sollevarsi da questa crisi; importante per mettere a giusta considerazione le opportunità offerte dall’economia del mare e di una forza lavoro – la Gente di mare – necessaria a far muovere flussi merceologici e passeggeri e per garantire i necessari minimi servizi alla nostra popolazione.

Abele Carruezzo