CORONAVIRUS, CANTIERE NAVALE VITTORIA RECEPISCE DPCM 11 MARZO E SOSPENDE ATTIVITA’ PRODUTTIVE DA LUNEDI’ 16 MARZO PER DUE SETTIMANE

Luigi Duò: “Decisione presa nell’interesse prioritario di salvaguardare la salute dei nostri lavoratori e delle loro famiglie. Vogliamo fare la nostra parte e dare un contributo concreto per garantire un ritorno alla normalità in tempi rapidi”

Adria (Rovigo)-Considerate le specificità che caratterizzano l’attività della cantieristica navale, per motivi precauzionali legati alla volontà di salvaguardare la salute di lavoratori, dipendenti e collaboratori, Cantiere Navale Vittoria, azienda veneta specializzata nella progettazione e realizzazione di imbarcazioni militari, paramilitari, da lavoro, commerciali e da trasporto, ha deciso di sospendere, dal 16 al 30 marzo, le attività produttive nel suo stabilimento di Adria (Ro) recependo in maniera rigorosa le indicazioni contenute nel DPCM dell’11 marzo.

Il personale impiegato negli uffici insieme al management proseguirà la propria attività a pieno regime attraverso l’adozione di modalità di lavoro agile e smart working nei luoghi del proprio domicilio.

L’azienda garantirà la piena operatività dei comparti indispensabili come quello legato alla ricezione delle merci.

«La nostra priorità è tutelare la salute dei nostri lavoratori e collaboratori -dichiara Luigi Duò- La decisione di sospendere temporaneamente la produzione è stata presa seguendo questo unico e prevalente interesse. Non risultano contagi tra i nostri dipendenti, si tratta di una misura importante ma che abbiamo adottato in via unicamente precauzionale. I nostri collaboratori, ingegneri, progettisti e quanti lavorano nel comparto della ricerca e dello sviluppo svolgeranno regolarmente la loro attività da casa. Anzi stiamo lavorando a importanti progetti che vedranno le nostre maestranze molto impegnate nei prossimi mesi. Per tutti i lavoratori impegnati nella produzione, come previsto e incentivato dal decreto, abbiamo disposto la possibilità di usufruire di congedi retribuiti, permessi e ferie maturati negli anni precedenti, e l’attivazione degli ammortizzatori sociali, secondo le intese che prenderemo con le organizzazioni sindacali. Il nostro intento –prosegue Duò  – è di dare un contributo concreto al nostro Paese e fare la nostra parte  per un ritorno alla normalità che ci auguriamo avvenga in tempi brevissimi».