Fincantieri Audizione al Senato

Roma. I volumi di produzione del primo trimestre di Fincantieri sono scesi del 20% a causa della pausa di produzione legata al coronavirus in tutti i cantieri navali e impianti di produzione italiani a marzo e aprile. La riapertura del grande cantiere navale è iniziata a metà aprile riprendendo le operazioni di lavoro in tutta sicurezza. Sostanzialmente, Fincantieri ha mantenuto tutti gli impegni lavorativi durante questi mesi di chiusura per il Covid – 19. Dati emersi durante l’audizione, in videoconferenza, in Commissione Difesa del Senato, durante la quale, Giuseppe Bono, CEO di Fincantieri, ha riferito che la pandemia di coronavirus non ha fatto perdere al colosso italiano della costruzione navale nessuno dei suoi ordini acquisiti.

“La pandemia – ha ricordato Bono – ha bloccato il settore crocieristico globale” e “la nostra strategia è stata quella di fare di tutto per evitare la cancellazione degli ordini”. La società non ha ricevuto neanche nessuna notifica di rinvio e/o recesso di ordini, soprattutto nel settore delle costruzioni di navi da crociera. Questo è quanto si è registrato nel primo trimestre di trattativa con i clienti e subappaltatori per discutere di eventuale e potenziale estensione di tempi di consegna degli ordini per le navi attualmente in costruzione e su ordinazione.

Secondo quanto riferito in Commissione Difesa, Fincantieri sta pianificando di reperire più ordini di navi mercantili per compensare eventuali ritardi nelle consegne per i clienti di navi da crociera colpiti duramente dalla pandemia di Covid-19. “Per combattere questo periodo – ha rilevato Giuseppe Bono – è fondamentale crescere nel settore militare con alcune commesse con l’estero e che sono in fase di definizione.” Inoltre, l’AD Bono ha comunicato che Fincantieri sta sviluppando un progetto con ENI per il trasporto del gas.  A oggi – maggio 2020 – il Gruppo Fincantieri presenta un arretrato totale di 31,9 miliardi di euro ($ 35 miliardi) e comprende 92 navi di vario tipo che devono essere consegnate da parte dei suoi cantieri navali sparsi in tutto il mondo.

Abele Carruezzo