Uno skiff di pirati ha attaccato un “mammut” italiano

La bulk carrier “Rosalia D’Amato”, della Perseveranza Navigazione di Angelo D’Amato di Napoli,  in navigazione nel mare Arabico, a circa 400 miglia dalle coste dell’Oman (acque yemenite), è stata attaccata e sequestrata dai pirati nella notte, verso le ore 04.00 italiane, del 21 aprile 2011,  con a bordo  21 uomini di equipaggio, di cui 6 di nazionalità italiana e 15 di nazionalità filippina. La nave, con un carico di soia, era diretta in Iran, Bandar Imam  Khomeini, attesa per il giorno 24 aprile,  quando, come al solito, uno o due barchini (skiff) di pirati (circa una ventina) si sono avvicinati al mercantile italiano impossessandosi del comando senza nessuna conseguenza per l’equipaggio. Il Comandante Carlo Miccio della Perseveranza Navigazione con poche parole ha detto: “Ci siamo già messi in contatto con i familiari del personale di bordo composto da 21 persone di cui 6 italiani e sono riuscito ad avere notizie (poche) parlando al telefono con il comandante della nave  Orazio Lanza; mi è stato riferito che stavano tutti bene poi la telefonata si è interrotta bruscamente”. “Subito dopo l’interruzione delle comunicazioni con il comandante Lanza – ha detto ancora Miccio – mi sono messo in contatto con la Farnesina e con il Centro di Coordinamento di Roma”. La nave viene costantemente monitorata dalla nave militare turca “Giresun” che partecipa alla missione “Atalanta”, insieme alla nave militare italiana “Espero”, contro la pirateria nel Golfo di Aden. I principali compiti dell’operazione “Atalanta  sono di scortare le navi mercantili che trasportano aiuti umanitari del World Food Program (WFP) e di imbarcazioni di missione dell’Unione africana in Somalia (AMISOM). EUNAVFOR protegge anche navi vulnerabili nel Golfo di Aden e nell’Oceano Indiano, scoraggia e distrugge la pirateria. EUNAVFOR monitora infine l’attività di pesca al largo delle coste della Somalia. La nave militare turca, quando ha cercato di comunicare con il mercantile italiano ha avuto la seguente risposta: “stay away pirates on board”. La “Rosalia D’Amato”, costruita nel 2001 nei cantieri cinesi di Hudonag, ha una stazza di 74.500 tonnellate e una velocità massima di 14 nodi; lunga 225 metri e larga 32mt; batte bandiera italiana; i suoi dati identificativi sono : IBSQ; IMO: 9225201, MMSI: 247015300. E’ la prima grande nave da carico – una bulk – ad essere dirottata da pirati somali. Come i pirati sono riusciti a salire su questa nave “mammut“, è un mistero, in quanto, queste navi sono state considerate inespugnabili per i pirati.

Abele Carruezzo