Sequestro Montecristo: Duale ribadisce estraneità dei suoi assistiti

«Quei ragazzi arrestati non sono i pirati che hanno assaltato il mercantile italiano». L’avvocato Douglas Duale, difensore dei cittadini somali arrestati per il sequestro della Montecristo, continua ad affermare l0innocenza di almeno nove dei tredici detenuti che, da due settimane, sono detenuti a Regina Coeli.

I pirati che hanno sequestrato i ventitre marittimi, tra cui sette italiani, nel Golfo di Aden lo scorso 10 ottobre si dichiano infatti assolutamente estranei e si ritengono vittime di un errore. Il penalista Duale ha già annunciato ricorso al Tribunale del riesame di Roma: la richiesta è quella di revoca del provvedimento di custodia cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari.

Le accuse sono per i reati di depredazione, sequestro di persona, danneggiamento, detenzione di armi da guerra con l’aggravante della finalità di terrorismo. E’ stata l’ambasciata somala a dare mandato al legale di difendere gli uomini arrestati sulla base delle foto scattate durante il blitz, con cui furono liberati tutti i membri dell’equipaggio, delle forze inglesi.

Secondo Duale, almeno sei delle persone arrestate sarebbero minorenni ed infatti la procura ha già ordinato di eseguire il test dell’età ossea. «Nel frattempo – conclude l’avvocato – vorrei rivolgere un pubblico ringraziamento al cappellano del carcere che ha fornito ai miei assistiti un pò di vestiti. Alcuni, mentre venivano tratti in arresto, indossavano costume e ciabatte, non propriamente un abbigliamento da pirati di navi».

Salvatore Carruezzo

Foto: Simone Rella