Sequestro Ievoli: i sindacati di Molfetta contro lo Stato

«Davvero non si comprende come mai nessun intervento gli armatori e lo Stato italiano riescano a mettere in campo contro questi atti di sequestro». Lo afferma in una nota il sindacato Gente di Mare di Molfetta, a proposito del sequestro da parte di pirati della motonave Enrico Ievoli della compagnia Marnavi di Napoli al largo della costa nel mar Arabico, in Oman.

Tra i diciotto marittimi a bordo c’è anche uno molfettese, Francesco Bacchiani, di 45 anni. «Qualsiasi operatore commerciale che avesse subito un furto o una rapina – è scritto nella nota – sino ad oggi avrebbe preso opportuni atti di prevenzione tramite guardie private o altri sistemi; nemmeno lo Stato riteniamo abbia messo in campo le dovute misure per prevenire gli agguati».

Invece, secondo il sindacato dei marittimi, «sappiamo tutti quanti e quali interventi siano messi in atto contro i barconi dei clandestini, sia nel mare Adriatico che nel canale di Sicilia: trattasi quindi di volont… politica e di allarme sociale». «Siamo perciò autorizzati – prosegue la nota – a credere che qualcuno abbia trovato canali di finanziamento occulto: invero, non si comprende perchè a livello ufficiale tutti negano la dazione di danaro, mentre si dice diversamente da parte degli interessati, come è accaduto per il caso del Buccaneer.

Anzi, su quella vicenda che aveva visto coinvolto un altro marittimo molfettese, il sig. Troilo è calato il silenzio assoluto perchè nessuno mai ha chiarito che cosa è successo delle chiatte che il rimorchiatore trainava, nè quale fosse il loro carico o la loro destinazione. Rimane solo da sperare che anche questa volta la vicenda si concluda positivamente».