Unione Europea: nuovo regolamento per la pesca

Via libera dell’Europarlamento alle misure salva-tonno rosso. I deputati a larga maggioranza hanno voluto imprimere una forte accelerazione alle nuove regole a tutela della specie perchè possano essere adottate prima della stagione di pesca. Si tratta di misure volte a ridurre ulteriormente le catture illegali di tonno rosso nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo e per interventi in favore di attività ittiche più sostenibili.

Inoltre ci sono raccomandazioni anche affinchè a livello regionale si proceda all’identificazione e alla tutela di zone di riproduzione e alla creazione di aree protette e santuari. Le nuove norme si concentrano dunque sulla riduzione delle flotte pescherecce, l’estensione del periodo del fermo pesca per le tonniere con reti a circuizione e il rafforzamento dei controlli, come è stato raccomandato dalla Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell’Atlantico (Iccat), le cui decisioni devono essere accolte dall’Unione europea ed integrate a livello di giurisprudenza.

Il piano europeo attribuisce un ruolo centrale al sistema dei controlli, imponendo che venga effettuata una registrazione video per ogni operazione di ingabbiamento. E se la stima dell’autorità di controllo regionale e quella dell’imprenditore mostrano una differenza superiore al 10% in termini di peso medio o di numero di esemplari, il pesce in eccesso dovrà essere rilasciato. Gli Stati membri saranno tenuti ad assicurare che i loro organismi di vigilanza nazionali eseguano controlli sull’uso delle reti a circuizione.

In base alle nuove norme, gli Stati membri avranno tempo fino all’inizio del 2013 per adeguare i loro contingenti di pesca alle assegnazioni loro concesse. La stagione di pesca per i pescherecci con reti a circuizione sarà ridotta da due a un mese. Il nuovo piano di ricostituzione riduce anche 13.500 tonnellate a 12.900 il totale ammissibile di catture (Tac) del tonno rosso a livello internazionale. Per questo motivo la Tac assegnata all’Ue è stata ridotta di 7.113,15 tonnellate nel 2010 a 5.756,41 tonnellate, con una riduzione già in vigore nel 2011.