Come riconoscere il pesce fresco

Il pesce occupa un posto di primissimo ordine in una dieta salutare. I nutrizionisti ne consigliano un consumo costante almeno due oppure tre volte la settimana e le campagne di educazione alimentare ne hanno messo in luce le proprietà protettive per la salute. Infatti gli acidi grassi insaturi contenuti in questo alimento sembrano possedere proprietà anticoagulanti, anti-ipertensive ed anti-infiammatorie con influenze positive sul mantenimento del livello ematico ottimale di colesterolo buono nel sangue. Per beneficiare dei preziosi vantaggi di questo alimento però è necessario saper riconoscere quando è fresco.

Riuscire ad accorgersi che il pesce che stiamo per acquistare è fresco non è difficile, bisogna osservarlo con attenzione. Infatti il pesce manda segnali facilmente interpretabili quando è posto sul banco vendita. Annusando un pesce fresco si deve avvertire solo un lievissimo odore, se è di mare odorerà al massimo di alghe e di acqua di mare. Il corpo del pesce fresco dovrà essere rigido, le squame lucide, ben aderenti al corpo, la carne elastica e soda, la pinna caudale rigida e l’apertura anale ben chiusa. Inoltre dovrà avere l’occhio sporgente e lucido vivo, non infossato; le branchie, all’interno, dovranno essere rosee o rosse, lucide, umide ed odorandole dovranno emanare un leggero profumo di mare (naturalmente se la provenienza è marina).

Il ventre, sempre nel pesce fresco, dovrà essere turgido ed elastico, mai lacerato o gonfio o con delle macchie. Una volta acquistato il pesce, se fresco, riuscirete a conservarlo per qualche ora, in attesa di cuocerlo, avvolgendolo, (dopo averlo pulito, lavato, ben scolato e spolverizzato con sale fino), in un telo assolutamente pulito ed inumidito con acqua ed aceto e dunque riposto in frigorifero.

 

Michele Puca