Conoscenza, responsabilità, impegno: l’UE illustra la sua politica per l’Artico

La Commissione europea e l’Alta rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza hanno illustrato oggi il percorso dell’impegno costruttivo dell’UE nell’Artico. In questa regione, componente essenziale dell’ambiente del nostro pianeta, il cambiamento climatico avanza inesorabile e si manifesta in modo tangibile anno dopo anno, con un considerevole impatto sull’ecosistema e sui mezzi di sussistenza dei suoi abitanti.

Allo stesso tempo, il rapido ritiro dei ghiacci marini e il progresso tecnologico stanno offrendo nuove opportunità economiche nella regione: trasporto marittimo, attività mineraria, estrazione di fonti energetiche e pesca. Queste attività giovano all’economia globale, ma richiedono un’impostazione prudente e sostenibile: se infatti non si rispettano i massimi standard ambientali si avranno ulteriori ripercussioni sull’Artico, che è una regione fragile.

La strategia adottata oggi, che si può sintetizzare nelle tre parole “conoscenza, responsabilità, impegno”, prevede una serie di azioni concrete che contribuiscono alla ricerca e allo sviluppo sostenibile nella regione e promuovono tecnologie ecocompatibili che potrebbero essere utilizzate per svolgere in modo sostenibile il trasporto marittimo e l’attività mineraria. La strategia evidenzia inoltre le attività dell’UE nell’Artico dal 2008. Ad esempio, nell’ultimo decennio l’UE ha contribuito con 20 milioni di EUR l’anno alla ricerca nell’Artico e dal 2007 ha investito oltre 1,14 miliardi di EUR nello sviluppo sostenibile della regione.

Catherine Ashton, Alta rappresentante dell’UE e vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: “Con le azioni presentate oggi vogliamo mostrare al mondo che l’UE prende sul serio i suoi impegni nei confronti della regione artica. Gli sviluppi nella regione dell’Artico fanno diventare ancora più urgente il nostro impegno di lotta contro il cambiamento climatico globale e assumono una crescente importanza strategica, economica e ambientale per l’Unione europea, che vuole dare un contributo positivo alla cooperazione tra gli Stati dell’Artico e tener conto delle esigenze delle comunità indigene e locali che popolano quelle zone.”

La commissaria per gli affari marittimi e la pesca Maria Damanaki ha affermato: “L’Artico sta attraversando un periodo di rapidi e importanti mutamenti, che consentono nuove attività economiche in una regione fragile del pianeta. Si presentano sfide ambientali e opportunità che richiedono un’attenzione a livello mondiale e l’UE può contribuire in modo sostanziale alla ricerca, ai finanziamenti, alla lotta contro il riscaldamento globale e allo sviluppo di tecnologie più verdi. Di questo tratta la politica marittima integrata dell’UE, che vuole contribuire a soluzioni comuni per la gestione sostenibile dei mari.”