Bruxelles: UE impegnata per riduzione emissioni gas serra

Il processo del trasporto marittimo, nel realizzare la mobilità delle merci e delle persone in tutto il mondo,  rappresenta il 3% nella scala dell’ inquinamento globale; dato che potrebbe raddoppiare entro il 2050. Ancora una volta l’Unione Europea è sollecitata ad assumere un ruolo guida per mediare tra le parti interessate del settore marittimo; offrire soluzioni uniche per un quadro normativo più rigoroso sulla riduzione delle emissioni prodotte dalle navi.

L’IMO su questo fronte è impegnata nello svolgimento di tutti i passaggi tecnici al fine di giungere ad una convenzione internazionale condivisa; e comunque, nel frattempo, la Commissione per la Protezione dell’ambiente marino dell’IMO ha riconosciuto  l’urgenza per ridurre i gas serra da trasporto marittimo introducendo misure di efficienza obbligatorie. Presso l’Organizzazione marittima è attivo un gruppo di lavoro per valutare le proposte tecniche per la riduzione di emissioni di gas in linea anche con il mercato.

Per contro, la UE, tramite la Commissione, dovrebbe creare condizioni di parità per gli operatori del settore con incentivi economici mirati ad uniformare navi per una reale riduzione delle emissioni. Di questo si è parlato ieri a Bruxelles, in occasione di una lettura tecnica dei rapporti Bloomberg che saranno resi noti nei prossimi mesi. E’ da sottolineare che ancora l’obiettivo per la riduzione delle emissioni non è del tutto chiaro per tutti gli attori del processo del trasporto marittimo.

Da parte dell’Organizzazione Marittima Internazionale la strada da percorrere è nei regolamenti chiari per determinare l’indice di efficienza energetica della progettazione e costruzione di navi (EEDI =   Energy Efficiency Design Index ) e dell’efficienza energetica del piano di gestione della nave (SEEMP= Ship Energy Efficiency Management Plan).

 

Abele Carruezzo