ICS: La legge sul diritto del mare compie 30 anni

Associazioni di armatori navali di tutto il mondo stanno formalizzando auguri al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, per il 30° anniversario della Convenzione internazionale sul diritto del mare; quella denominata UNCLOS (United Nations Convention on the Law of the Sea) e firmata a Montego Bay il 10 dicembre 1982.  Particolare interesse ha suscitato il messaggio del presidente ICS (International Chamber of Shipping), Masimichi Morooka, che ha richiamato la perdurante attualità della UNCLOS, della continua testimonianza del rispetto del diritto del mare e della sua importanza sul commercio marittimo, pari al 90% del commercio mondiale. UNCLOS, fornisce il quadro giuridico di base per il “portato” della giurisdizione per l’attuazione dei trattati specifichi dell’IMO (International Maritime Organization) comprese le norme per la sicurezza marittima e la prevenzione dell’inquinamento dei mari. Sappiamo che queste convenzioni IMO sono ampiamente ratificati dai governi, realmente attuate ed applicate a livello globale.

E’noto che, oltre a sancire il principio di regole marittime globali, che sono vitali per il processo del trasporto marittimo a livello mondiale, la UNCLOS sancisce il diritto di tutti i popoli alla libertà di navigazione in alto mare e garantisce il diritto di passaggio inoffensivo nelle acque territoriali . Si occupa anche di questioni delicate, dal punto di vista geo-politico, del diritto per tutte le navi ad utilizzare stretti/passaggi di mare internazionali. Morooka, nel suo messaggio al Segretario generale dell’UN,  ha dichiarato: “Il delicato equilibrio di diritti e doveri tra i popoli, come stabilito nella convenzione di Montego Bay è centrale ed attuale visto che il trasporto marittimo è un settore intrinsecamente globale – infatti è la prima industria davvero globale – e quanto sia importante disporre di regole internazionali uniformi, riconosciute dagli Stati membri dell’ONU.

Se avessimo regole diverse per quanto riguarda la costruzione di navi o di tutela dell’ambiente applicate da singoli Stati lungo un viaggio marittimo, avremmo il caos.” Il presidente dell’ICS ha sottolineato ancora che, mentre il principio di avere regole globali per una industria globale come quella marittima è universalmente riconosciuta, la comunità globale deve affrontare una sfida perenne per resistere ai tentativi da parte dei governi a sviluppare norme nazionali o regionali,  in contrasto a quelli già concordati a livello internazionale. Il riferimento è senza dubbio alle questioni attuali riguardanti il fenomeno pirateria e terrorismo; le pretese continue da parte di alcuni Stati (vedasi il caso dei marò italiani) ad agire unilateralmente sono senza fondamenti giuridici e dimostrano di non conoscere a fondo la governance del trasporto marittimo da parte delle Nazioni Unite, o i sofisticati meccanismi legislativi che regolano il trasporto internazionale sotto l’egida delle convenzioni dell’IMO.

Nel chiudere il messaggio, il presidente Masimichi Morooka ha concluso: “La International Chamber of Shipping continuerà ad incoraggiare i governi che non l’abbiano ancora fatto a ratificare tale convenzione; UNCLOS è di vitale importanza per la sicurezza delle navi, per la sostenibilità ambientale ed economica del commercio mondiale, e per il benessere continua della popolazione mondiale”.

 

Abele Carruezzo