Costa Concordia: stato di emergenza anche nel 2013

Ancora un anno di “emergenza nazionale” per la Costa Concordia: la decisione, quasi alla vigilia dell’anniversario del naufragio della nave all’Isola del Giglio, è stata presa oggi dal Consiglio dei ministri e scongiura la possibilità che dal 31 gennaio le operazioni di rimozione e bonifica restassero in qualche modo “orfane” delle procedure che fino ad ora hanno consentito di condurre i lavori. Una decisione, spiega il governo, “necessaria per garantire la buona riuscita delle operazioni complesse di rimozione e trasferimento della nave”.

La proroga é stata resa possibile da un decreto legge, nel quale trova spazio anche la situazione dei rifiuti in Campania, che ha consentito così di superare quanto previsto dalla normativa che non prevedrebbe proroghe così lunghe per le situazioni di emergenza.

Domani il capo della Protezione civile Franco Gabrielli sarà all’Isola del Giglio in vista delle celebrazioni del primo anniversario del naufragio in programma per domenica, ma anche per fare nuovamente il punto sulla situazione e sull’avanzamento dei lavori. Il cronoprogramma è stato recentemente aggiornato spostando la data ultima per la rimozione del relitto a settembre di quest’anno. Così, mentre si profila per il Giglio un’altra estate con la skyline segnata dalle 112mila tonnellate della nave sdraiata in mare su un fianco, l’Osservatorio che si occupa di monitorare la situazione, annuncia che è in corso uno studio sulle acque interne inglobate dalla nave, circa 230.000 metri cubi, che appesantiscono il relitto che, secondo i piani, dovrà essere rimesso in galleggiamento. Queste acque, inoltre, potrebbero presentare anche contaminazioni da idrocarburi, metalli pesanti e cibi che erano a bordo per le 4.200 persone imbarcate e ora da mesi in decomposizione.

La questione ambientale è stata sollevata con un blitz anche da Legambiente, i cui militanti stamani hanno srotolato sull’isola uno striscione col la scritta “Costa Discordia, via subito”. I tempi della rimozione, infatti, continuano ad essere una delle preoccupazioni espresse soprattutto dal sindaco del Giglio Sergio Ortelli: “Mi aspetto che ci sia un documento che possa concretizzare la tempistica che cambia di mese in mese”.

A rassicurarlo ci sono tuttavia le parole del ministro dell’ambiente Corrado Clini, anche lui domenica sull’Isola per le celebrazioni e per il ricordo delle 32 vittime, i corpi di due delle quali non ancora recuperate: “Adesso – ha detto il ministro – è necessario mettere la nave in condizioni di sicurezza. Mi auguro che entro la fine di settembre tutto possa essere concluso”.