Capitaneria di porto di Brindisi: sequestri e denunce a piede libero presso il porto di Villanova di Ostuni

Si è conclusa una intensa attività di controllo mirata  al contrasto delle attività illecite sul pubblico demanio marittimo ricadente all’interno dell’approdo turistico di Villanova di Ostuni, da parte dei militari del nucleo di polizia giudiziaria della  Capitaneria di porto – Guardia costiera di brindisi,  guidati  dal capitano di vascello (cp) Giuseppe Minotauro, in sinergica collaborazione con  il personale di polizia municipale  – settore edilizia del comune di Ostuni.

Tutte le aree demaniali marittime in concessione a ditte/associazioni operanti all’interno dell’approdo turistico, sono state passate al setaccio dai militari e dal personale di polizia municipale, focalizzando inizialmente l’attenzione sulla documentazione autorizzativa nelle disponibilità dei legittimi rappresentanti legali .

Si precisa che il porto di Villanova si localizza in una zona geografica sottoposta a vari vincoli:
edilizio, paesaggistico, architettonico, archeologico, oltre  agli aspetti demaniali marittimi.
la capillare attività di controllo svolta,  ha portato: al sequestro penale,  di due aree demaniali marittime consistenti in totali  4.000 m2 circa, con la successiva denuncia a piede libero di due soggetti, in quanto sono state riscontrate delle irregolarità di carattere demaniale circa l’occupazione delle zone demaniali a mezzo di opere galleggianti (pontili) e  manufatti a terra; un terzo soggetto, legale rappresentante di una associazione, è stato anch’esso denunciato a piede libero,  in quanto dagli accertamenti compiuti, sono emerse delle irregolarità di carattere demaniale ed edilizio;  il personale operante ha inoltre scoperto e sequestrato una ampia area portuale non in gestione ad alcuna ditta/associazione del posto, consistente  in 400 m2  circa dove  è stata realizzata una vera e propria discarica a cielo aperto.

I militari ed il personale di polizia municipale, hanno potuto constatare nel sito, la presenza di relitti abbandonati sull’arenile, nonchè numerosi rifiuti speciali, alcuni di essi verosimilmente pericolosi per l’ambiente e per la salute pubblica. tali rifiuti, classificandosi come scarti delle lavorazioni nautiche, data la tipologia del materiale rinvenuto (fibra di vetro logorata), avrebbero comunque emesso nell’aria esalazioni tossiche.

E’ stato individuato ed anche esso sottoposto a sequestro penale a tutela della incolumità pubblica e della sicurezza della navigazione, un fatiscente pontile risultato abusivo, realizzato da ignoti con materiale di scarto, asservito da due scalinate ricavate con dei conci di tufo, anch’esse molto precarie e pericolose. Nelle estreme vicinanze del pontile è stata infine individuata ed anch’essa sottoposta a sequestro penale un’area demaniale su cui erano posizionate delle fatiscenti bitte realizzate in tubi di plastica riempiti di calcestruzzo. Il tutto era presente nelle estreme vicinanze della torre saracena, in contrasto all’impatto paesaggistico, architettonico ed archeologico del sito.

Interessato per competenza l’ufficio tecnico del Comune di Ostuni, si sono avviate immediatamente le operazioni di recupero e smaltimento di tutti i rifiuti e dei manufatti illegali,  al fine di bonificare  il sito e restituire alla collettività la libera fruibilità di detta area portuale.  Di tutta l’operazione è stata notiziata la procura della repubblica presso il tribunale di brindisi, che coordina le indagini in corso.

Continua l’attività della guardia costiera di brindisi mirata alla tutela della costa della provincia di brindisi, coincidente con il relativo compartimento marittimo, mediante controlli mirati alla verifica sia degli aspetti demaniali che urbanistici ed edilizi ma soprattutto ambientali.