Assomarinas : “Meno Stato più Impresa: vogliamo competere sul mare”

Assomarinas, l’Associazione Italiana dei Porti Turistici aderente a UCINA Confindustria Nautica e a  Federturismo chiude i “boccaporti” e blinda la sua assemblea generale. “Tutti i nodi sono venuti al pettine – anticipa il presidente dell’associazione Roberto Perocchio – e siamo alla verifica finale degli effettivi, residui spazi che le imprese portuali turistiche possono ancora sfruttare per il loro rilancio”.

Nella prossima assemblea che si terrà il 22 Febbraio con inizio alle ore 11 presso il Big Blu, Salone Nautico Internazionale di Roma, in apposita conferenza stampa che si terrà alle ore 14 (PAD. 5) saranno annunciate le linee strategiche che le organizzazioni imprenditoriali di settore chiederanno siano adottate dal nuovo Governo “Per recuperare le troppe posizioni perdute nella sempre più agguerrita concorrenza mediterranea”.

Internazionalizzazione delle imprese; valorizzazione dei servizi costieri con la razionalizzazione dell’offerta degli ormeggi; armistizio fiscale e soppressione dei canoni demaniali retroattivi; sburocratizzazione ed accesso ai fondi comunitari”. Sono queste le principali direttrici dell’azione di Assomarinas in quanto “Se da un lato abbiamo  la netta percezione che la passione per il mare e il turismo nautico restano ancora vivissime per centinaia di  migliaia  di diportisti italiani ed europei, dall’altra si vede chiara l’urgenza di rimediare al clima conflittuale che si è creato tra chi va per mare e coloro che, nelle sedi decisionali,  stanno comodamente seduti dietro la propria scrivania“.

Il Big Blu di Roma, a qualche ora dal voto politico degli Italiani, appare dunque come il palcoscenico privilegiato per lanciare l’ultimo avviso per  mettere in guardia i nuovi rappresentanti politici sui pericoli di una sottovalutazione della risorsa mare e dell’industria turistica ad essa  connessa. “Meno Stato e  più Impresa – conclude il presidente di Assomarinas – l’unica formula vincente  perché anche la nautica con la portualità turistica italiana  rappresentino altrettante eccellenze da sviluppare a pieno regime per sostenere l’auspicata crescita economica ed occupazionale del Paese”.