Naufragio Costa Concordia: il Wwf chiede maggiore trasparenza sulle operazioni di rimozione del relitto

Il Governo e il capo della Protezione civile diano conto del progetto esecutivo per le operazioni di rotazione della Costa Concordia (parbuckling) che doveva avvenire entro settembre. A chiedere “trasparenza” sulla nave naufragata davanti alle coste dell’Isola del Giglio è il Wwf. “Siamo ormai a settembre e ancora, a parte gli annunci, non si conoscono i contenuti del progetto esecutivo – spiega l’associazione – non si sa come si intenda procedere fattivamente per dare il via ad operazioni delicatissime che tengano conto della tenuta strutturale dello scafo di una nave da crociera da 114 mila tonnellate di stazza lorda, che ha subito gravi danni, e dei relativi rischi ambientali”.

Per il Wwf “appare poco credibile che come da alcuni dichiarato le operazioni possano essere avviate entro settembre”. Sono quattro i punti su cui si sofferma in particolare l’associazione del Panda: l’esistenza di un progetto esecutivo e un relativo cronoprogramma degli interventi necessari, elaborato dal Consorzio Titan/Microperi, incaricato dalla Costa Crociere; le valutazioni tecniche del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sull’intera operazione; una valutazione che compari le varie e diverse opzioni proposte in merito ai rischi per la sicurezza anche ambientale e che sia espressa oltre che dal ministero delle Infrastrutture anche dalla Commissione Via del ministero dell’Ambiente; il coinvolgimento di tutte le competenze tecniche pubbliche per verificare che il quadro delle opzioni proposte nelle varie fasi operative.

Infine, chiude il Wwf, è “assolutamente necessario che, passando dalle parole ai fatti, l’intero Governo dia il massimo contributo all’opera del prefetto Gabrielli, impegnando direttamente i più qualificati organi tecnici dell’intera pubblica amministrazione. Non dubitiamo che si voglia procedere con grande responsabilità e chiarezza nell’affrontare un’operazione che è seguita con attenzione dall’opinione pubblica italiana e mondiale”.