Rapporto dell’Autorità Marittima Danese

Secondo uno studio elaborato e condotto dall’Autorità Marittima della Danimarca e sostenuto dall’Associazione internazionale InterManager che si occupa di organizzazione risorse umane per equipaggi di navi, i marittimi sono impegnati in molte pastoie burocratiche sia prima dell’imbarco, per la certificazione dovuta, sia durante l’imbarco e per tutti gli scali effettuati durante il viaggio.

Lo studio è stato sviluppato su tre anni: nel 2011 per rilevare i carichi amministrativi sui marittimi iscritti nei registri danesi; nel 2012 i carichi amministrativi e burocratici sugli uffici delle compagnie di navigazione con sede in Danimarca e nel 2013 i carichi burocratici sui marittimi internazionali. Questa campagna di rilevazione nasce con  l’obiettivo di descrivere la “as is-situation” per avere degli input di riflessione sul “to be situation”, al fine di poter meglio utilizzare le risorse umane e le rispettive capacità ed abilità per ufficiali di navi; il teorema proposto dallo studio per un nuovo approccio delle operazioni di bordo in futuro risponde alle voci:  “lean, safe and efficient”.

L’indagine fra la gente di mare ha rivelato che un terzo dei marittimi sono infastiditi o frustrati da oneri amministrativi e da inutile ripetizione di compiti inerenti il lavoro d’ufficio, poco a che vedere con la navigazione di una nave e la sua sicurezza. Il sondaggio, che ha coinvolto 2000 marittimi in rappresentanza di 59 nazionalità ed impegnati in diversi ruoli del processo del trasporto marittimo, ha messo in luce il desiderio di essere più impegnati in “attività più proficue” per migliorarne l’efficienza dello spostamento di navi e merci per mare e su mare.

Ed ancora, il sondaggio ha previsto 55 domande relative a sette aree principali di lavoro: preparazione e partecipazione a Port State Control, il controllo dello Stato di bandiera, visite di classe della nave, analisi dei controlli, gestione dei requisiti di sicurezza dell’impianto portuale ( tra cui documenti e doveri orari di lavoro e di riposo, Vessel e Port Facility Security), pianificazione ed esecuzione di esercitazioni delle emergenze, efficienza sistemi di gestione interna alla nave (QSM, ISM, ecc), compilazione dei giornali del ciclo dei rifiuti (spazzatura, olii e derivati, ecc.), compilazione documenti portuali e di pre-arrivo e varie liste ( equipaggio, passeggeri, negozi shopping di bordo, dichiarazioni doganali e di sanità marittima ecc.).

Il 50%, e talvolta il 79%, dei marittimi intervistati, afferma che molti dei compiti  proposti dai vari e numerosi regolamenti sono ripetitivi e comportano molte carte da scrivere che a volte hanno poco valore, mentre contribuiscono solo a sottrarre tempo all’efficienza di una sicurezza a bordo delle navi. Interessante è la sezione relativa allo sviluppo del “work smart, easy-to-use” per le soluzioni digitali, riducendo il tempo per la scrittura di carte.

Il rapporto raccomanda, inoltre, di implementare ed integrare la cultura della sicurezza a bordo delle navi con  azioni mirate per un lavoro del marittimo più puntuale e moderno, riducendo il numero delle procedure e dei carichi amministrativi e della compilazione di solo liste. Questo è quanto riferisce il report internazionale pubblicato ultimamente dall’Associazione InterManager.

 

Abele Carruezzo