Lloyd’s Register: container ISO 10855 per offshore

Saranno messi presto sul mercato  i container da utilizzare su piattaforme offshore. La prossima settimana ad Houston, Texas, un gruppo di lavoro di armatori, costruttori di container e operatori portuali, sotto la sorveglianza tecnica del Lloyd’s Register, unitamente ad altri Registri di classificazione navale, si incontreranno  per mettere a punto le nuove caratteristiche tecnico-costruttive per standardizzare i container da utilizzare in ambiti offshore.

Questo è il terzo incontro tecnico-operativo per riformulare definitivamente le norme ISO 10855 che riguarderanno tali container ed i loro set-system di sollevamento; poi una volta approvate dal Comitato dell’International Standard Organization (ISO), saranno rese standard a livello globale da parte dell’industria di settore a garanzia della sicurezza del trasporto di contenitori. E’ stata proprio l’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO) che per prima ha introdotto una tipologia standard di riferimento mondiale per il container di trasporto, box  ormai familiare dalla fine degli anni 1960; rivoluzione tecnologica (la unitizzazione delle merci, Teu) che portato a standardizzare navi ed infrastrutture portuali, consentendo efficienze incredibili nel loro stoccaggio, carico e trasporto.

E’chiaro che i container offshore dovranno essere particolarmente specifici per uso e per movimentazione e dovranno essere sottoposti a norme più severe; essi sono utilizzati per trasportare rifornimenti da/per impianti su piattaforme petrolifere e/o di gas offshore; il carico e lo scarico dei contenitori di solito viene effettuato da gru che li sollevano dalle celle di navi supply utilizzando i cosiddetti sling set (imbracature).

Si comprende benissimo quali forze sono in gioco durante simili manovre; inoltre i materiali per la costruzione di tali container dovranno resistere a sbalzi termici tra i – 20° / – 40° C, oltre a sopportare un impatto ulteriore dovuto alle forze di trazione e torsione durante le manovre di carico/scarico con delle gru su piattaforme ed in condizioni meteo-marine avverse. Intanto, il Lloyd’s Register ha messo a disposizione di operatori/addetti una “guida” per la certificazione di detti container per sostenere una costruzione ed utilizzo in sicurezza di tali box; in più, essendo membro terzo del gruppo di lavoro, condivide la propria esperienza fatta di competenza e professionalità per una ispezione e certificazione dedicata.

Ricordiamo che  la normativa ISO per rendere standard tali contenitori si prevede che entri in vigore nel prossimo anno 2015.

 

Abele Carruezzo