P&I Club chiede maggiore attenzione al passaggio di consegne fra ufficiali

LONDRA – L’organizzazione di una plancia per governare in sicurezza una nave in navigazione, in avamporto, all’ancora ed in porto, sta richiedendo sempre più maggiore attenzione  al passaggio delle “consegne” di pianificazione del viaggio fra gli ufficiali responsabili sia della guardia in macchine che della guardia di coperta; in particolare, l’attenzione si pone durante le guardie notturne e cioè dalle ore 20.00 /24.00 e dalle ore 00.00/04.00; senza trascurare gli “ordini notturni” del comandante, oggetto di controversie legali in molte cause su collisioni, urti, incendi e incagli  di navi in quest’ultimo periodo.

Il P & I Club di Londra, nel suo ultimo bollettino sui sinistri marittimi, raccomanda i comandanti di navi di adottare, quando si impartiscono ordini, misure più chiare nella forma scritta e/o orale, tenendo sempre presente l’uso dello standard marine vocabulary, evitando sempre, il più possibile, ambiguità nei termini nautici; soprattutto ora che l’ambiente di governo di una nave è composto di uomini con idiomi linguistiche diversi e complessi nelle radici nautiche dialettali.

Gli ordini notturni del comandante sono tradizionalmente una serie di istruzioni per  gli ufficiali responsabili della plancia durante la notte al fine di garantire l’itinerario pianificato, voluto su quella rotta prestabilita e a quella velocità economicamente valida; inoltre, sono ordini per quando una nave raggiunge di notte l’avamporto per garantire una organizzazione sicura di mezzi e uomini per il  “pronto-nave”  e la rispettiva ETA ai piloti, al fine di entrare in porto.

E’ chiaro che il comandante di una nave deve essere chiamato in plancia in tempo sufficiente per valutare la situazione completa di navigazione e di sviluppare molto prima la visione corretta per valutare le prospettive più sicure di attracco, Il valore di tali “ordini notturni” dei comandanti non deve essere sottovalutato nella ricerca di efficienza/efficacia degli items di safety di una nave, in particolare durante gli scali di un itinerario; ricordando che non esistono due itinerari/viaggi uguali. E’ vero che molti comandanti oggi sono divenuti praticamente dei lavoratori solo di giorno (day workers); e poiché molte navi arrivano ancora all’alba, maggiore attenzione dovrebbe essere posta sulla stesura e l’esecuzione di tali ordini, per evitare attacchi da parte di assicuratori marittimi, inglesi in particolare; una loro interpretazione autonoma in caso di sinistri in mare e/o in porto possono danneggiare economicamente e/o penalmente lo staff di una nave.

Il bollettino/rapporto sui sinistri dei P&I Club di Londra, invita inoltre i comandanti ad una “pianificazione efficiente” in anticipo di tutte le fasi di un viaggio; una pianificazione chiara nei tempi, nei luoghi e modalità può aiutare il controllo sicuro durante l’esecuzione delle fasi e soprattutto con un minimo sforzo per tutte le parti componenti l’equipaggio della nave.

Abele Carruezzo