Regione Sardegna denuncia aumenti di Civitavecchia da 58 al 200% rispetto al 2014

CAGLIARI – Aumenti compresi tra il 58% e il 200% rispetto al 2014: l’Autorità portuale di Civitavecchia ha comunicato le nuove disposizioni sulle tasse portuali che entreranno in vigore dal primo gennaio 2015. Nove euro e mezzo di balzello sul passeggero (rispetto ai 6 di quest’anno), 8 euro per i mezzi privati, auto, moto e camper (rispetto ai 5 del 2014) e ben 15 euro sui bus (invece che 5).

Costi aggiuntivi, equiparabili a una tassa di sbarco, che non hanno confronti con gli altri porti italiani, sardi compresi, o con quelli corsi. E che possono incidere notevolmente su chi deve scegliere la Sardegna come destinazione di vacanza. Lo denunciano gli assessori dei Trasporti e del Turismo della Regione Sardegna, Massimo Deiana e Francesco Morandi. “Dal ‘caro traghetti’ al ‘caro porti’ – afferma Morandi – mentre noi lavoriamo per promuovere la Sardegna, valorizzare gli eventi, diffondere i nostri banner, comunicare nuove motivazioni di viaggio, aumentare i ‘repeaters’ e migliorare i servizi, qualche porto della Penisola rischia di vanificare i nostri sforzi aumentando le tasse di propria competenza.

I nostri scali – aggiunge – mostrano molta più sensibilità e stanno cercando il modo di abbassarle, credo che un po’ di trasparenza possa essere utile e aiutare l’opinione pubblica a interpretare meglio lo stato delle cose”.

“La politica rapace dei porti rischia di annullare gli sforzi che amministrazioni pubbliche e compagnie di navigazione stanno compiendo per abbattere i costi dei biglietti, come quello preannunciato ieri dalla Tirrenia CIN – dice Deiana – l’esempio di Civitavecchia è più che mai emblematico sia perché riguarda le rotte sarde soggette a continuità territoriale e inficia le riduzioni previste per i residenti, sia perché, a fronte di tariffe esorbitanti, si registrano servizi carenti se non inesistenti. È doveroso – conclude l’assessore Deiana – denunciare pubblicamente questo stato di cose”.