Gli operatori portuali di Brindisi: “Occorre azione decisa del Ministero”

BRINDISI – Dopo l’episodio di questa mattina, quando un operatore portuale ha fatto irruzione nella sede dell’Autorità portuale di Brindisi minacciando il presidente Hercules Haralambides, gli operatori hanno inviato un intervento sull’accaduto. Lo riportiamo di seguito.
“Noi operatori marittimi brindisini intendiamo esprimere tutto il nostro sgomento per il grave episodio della mattinata odierna, che ha visto un nostro stimato collega protagonista di un gesto estremo, frutto di una condizione di stress inaccettabile per lo svolgimento dell’attività di impresa, oramai purtroppo consuete nel nostro porto.

Pasquale Giurgola non è mai stato una persona violenta, anche se combattiva e critica, ed egli stesso in un’altra situazione avrebbe condannato il gesto di cui si è reso autore, che ha coinvolto direttamente il presidente dell’Autorità Portuale e il Segretario Generale dell’ente in una situazione di pericolo che non si sarebbe mai dovuta verificare, perché l’incolumità delle persone e la vita umana sono valori che per nessuna ragione vanno messi in discussione.

Ma noi proprio per questo giudichiamo ormai improrogabile un’azione decisa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Regione Puglia, oltre che delle istituzioni di questa città e di questa provincia, e dei suoi rappresentanti nel parlamento nazionale e in quello regionale, perché vengano adottate azioni tese a ripristinare nel porto di Brindisi un clima di serenità e di certezze per le imprese ed i lavoratori, e ciò può avvenire solo con la prevalenza costante del diritto nelle relazioni tra l’ente preposto al governo del porto stesso, e chi vi lavora e vi investe.

Più volte dalle nostre fila si sono levati segnali precisi di disagio e di contestazione, sempre civile, di alcune scelte dell’Autorità Portuale, che hanno trovato a conti fatti in alcuni casi insufficiente attenzione, in altre azioni scrupolose da parte della magistratura. Questa mattina probabilmente è stata sfiorata una tragedia, è stato raggiunto un punto che non può essere seguito da altre sottovalutazioni. C’è malessere reale, ci sono posti di lavoro in discussione.

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a chi ha vissuto come vittima la vicenda di questa mattina, siamo vicini al nostro collega, alla sua famiglia e ai suoi dipendenti, ringraziamo le forze dell’ordine per il loro decisivo intervento. Attendiamo risposte concrete”.