Le priorità per una strategia UE nel trasporto marittimo

ATENE – Aperta questa mattina  la 12a edizione della conferenza annuale dell’ESPO. Finalmente si prende atto di una realtà portuale e marittima diversa dagli anni 2010/2011; anni per intenderci quelli della stesura del “Libro Bianco” della UE sui trasporti. ESPO sostiene che si dovranno revisionare gli obiettivi strategici del piano generale dei trasporti di una Europa che preme sull’innovazione delle infrastrutture /infostrutture portuali, sulla sostenibilità economica e sociale dei vari progetti e sulla decarbonizzazione dei sistemi di trasporto al fine di garantire la mobilità delle merci e delle persone.

Quindi un invito alla Commissione Trasporti UE ad “aggiustare” o “revisionare” il documento strategico del 2011.  Prima di tutto, ESPO dichiara apertamente che  la maggior parte dei porti europei sono nella realtà “multitasking” e non conta sostanzialmente una classificazione politica nel definire “core” alcuni a scapito di altri. Ancora, molti di essi combinano diverse funzioni quali gateway, nodi di una catena di trasporto, hotspot per le attività industriali nel continente europeo, punti sicuri di ancoraggio e di ormeggio, ponti per garantire una continuità territoriale, siti importanti nel trasporto di passeggeri, nodi di energia e facilitatori di una logistica integrata ed essenziali per una supply chain di emergenza fra i popoli.

Dal punto di vista economico/marittimo, i porti europei dovranno affrontare  molte sfide, come il continuo aumento dei volumi di traffico, organizzati sempre più in cluster; il continuo aumento delle dimensioni delle navi che comportano aumenti di costi nell’adeguare le infrastrutture portuali e le piattaforme logistiche dell’entroterra; la volatilità dei prezzi dell’energia, il nuovo scenario energetico ed il passaggio a carburanti alternativi; l’entrata in vigore dei limiti di zolfo più rigorosi nei Paesi dell’ECA; una continua e crescente pressione sociale ed ambientalista; il variare delle rotte del trasporto marittimo per situazioni geo-politiche confuse  e per atti di terrorismo e di pirateria.

Nella mattinata di oggi, ESPO ha esposto tre principi guida di importanza estrema per aprire la strada ad una politica dei trasporti competitiva e sostenibile: coerenza e coordinamento tra la politica dei trasporti dell’UE e le altre politiche dell’Europa; necessità di una vision strategica reale a lungo termine; assicurarsi che l’azione dell’UE sia valutata in contesto globale. La politica dei trasporti deve mirare a dislocare per una mobilità efficiente, sostenibile e intelligente per tutti i modi di trasporto.

Abele Carruezzo