IMO: ECDIS per le petroliere

LONDRA – Dal 1 luglio 2015 toccherà alle navi petroliere utilizzare un sistema di cartografia elettronica per il controllo dei “navigational data”. Ultimamente, lo avevamo scritto che per  implementare una più efficiente sicurezza della navigazione, l’IMO richiede alle tanker ship che effettuano viaggi internazionali di dotarsi di un ECDIS (Electronic Chart Display and Information System).

Proprio in questi giorni, l’Istituto Idrografico inglese (UKHO) ha evidenziato che ancora molte petroliere (il 46% della flotta mondiale), non utilizza un ENCs (Electronic Nautical Charts) sull’ ECDIS, anche se si sono avuti dei netti progressi negli ultimi mesi, passando dal 42% di settembre 2014 all’attuale 54%. Pertanto le Compagnie di navigazione delle oltre 4000 petroliere che stanno solcando i mari dovranno adeguarsi in tempo e comunque non oltre la prima ispezione effettuata a partire dal 1° luglio 2015.

I requisiti standard di un tale sistema dovranno essere in linea con la risoluzione IMO A. 817 (19), modificata dalla MSC 64 (67) e MSC 86 (70), e nel rispetto della  circolare IMO 255 sul “datum della carta” e relativa precisione degli oggetti nautici rappresentati. Dal punto di vista operativo, commerciale e della sicurezza della navigazione, le conseguenze del mancato rispetto delle norme sulla dotazione e sull’uso dell’ECDIS – e quindi la Convenzione SOLAS – possono essere gravi.
L’uso delle ENC in un sistema ECDIS testato, certificato ed approvato, con un appropriato sistema di back-up, è l’unica alternativa priva di supporti cartacei ammessa per la navigazione. Per attuare in pieno dette normative circa l’utilizzo dell’ECDIS da parte di Ufficiali di coperta responsabili della guardia di navigazione, gli stessi dovranno essere formati e conseguire il certificato ECDIS standard IMO unitamente al certificato ECDIS specifico.

Per le Società di navigazione per non incorrere in sanzioni e fermi per le loro navi, avranno da gestire il processo di cambiamento per il passaggio dalle carte nautiche classiche (cartacee) a quelle elettroniche dell’ECDIS; gestire l’uso di routine (pianificazione/controllo) e rivedere il loro SMS sulle procedure di manutenzione e gli interventi di emergenza. Quindi a bordo di queste navi, l’installazione e l’uso di ECDIS non più un’opzione.

Abele Carruezzo