Porto di Savona: traffici in crescita, ma meno rinfuse carbone

SAVONA – Andamento positivo per il porto di Savona. E’ quanto emerge dai dati illustrati oggi dal presidente Gian Luigi Miazza e riferiti al primo semestre di traffici sulle banchine. “Nonostante manchino le tonnellate di rinfuse solide relative al carbone – ha spiegato a chiusura della seduta del comitato portuale Gian Luigi Miazza – il porto di Savona Vado Ligure ha chiuso il primo semestre 2015 con traffici in crescita dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2014.

In cifre, sono state movimentate 94 mila tonnellate di merci in più, mentre è rimasto invariato il numero dei contenitori (42.500). C’è stato anche un leggero incremento anche per i passeggeri, 1% circa, saliti da 521 mila a 526 mila”.

A frenare una ripresa dei traffici è stato il problema causato dalla chiusura giudiziaria dei gruppi a carbone di Tirreno Power, a Vado Ligure, alimentati dagli sbarchi di fossile al Terminal Rinfuse Italia. Nei primi mesi del 2014 il terminal aveva ancora movimentato 317 mila tonnellate di carbone, che sono state azzerate nel 2015.

Al netto del carbone di TRI i traffici portuali risulterebbero positivi, rispetto allo scorso anno, per il 6,7%. A conferma di un trend migliore di quanto evidenzino i numeri è il fatto che nel mese di giugno, il movimento portuale è cresciuto del 20,4% rispetto al giugno 2014 (da 917 mila a 1.104.000 tonnellate) con incrementi particolarmente elevati per le rinfuse solide ma con miglioramenti sensibili anche nelle rinfuse liquide, nelle merci varie e nei contenitori (+6%).

L’attività nei vari settori, nel corso del primo semestre 2015, è stata particolarmente sostenuta per i traffici di autovetture nuove di fabbrica, con Savona Terminal Auto che è passato da 737 mila a 1.054 mila tonnellate (+43,1%), per gli acciai (+13,2%), per i cereali (Terminal Monfer +14,5%), per le rinfuse solide sbarcate a Savona (Terminal Alti Fondali +11,5%). In flessione (-9,8%) i prodotti forestali e in lieve calo l’attività al Reefer Terminal di Vado Ligure (frutta a contenitori), scesa da 977 a 950 mila tonnellate (-2,8%).