A SESTRI AL VIA I LAVORI PER “SEABOURN OVATION”

TRIESTE – Si è svolta oggi presso lo stabilimento di Sestri Ponente, alla presenza di Richard Meadows, Presidente di Seabourn, e Raffaele Davassi, Direttore del cantiere, la cerimonia del taglio della prima lamiera di “Seabourn Ovation”, la seconda di due navi da crociera extra-lusso che Fincantieri sta realizzando per la società armatrice Seabourn, brand di Carnival Corporation. L’unità gemella, “Seabourn Encore”, è attualmente in costruzione nel cantiere di Marghera e verrà consegnata entro la fine dell’anno.
“Seabourn Ovation”, che entrerà a far parte della flotta di Seabourn nella primavera 2018, sarà messa a punto secondo le caratteristiche e le soluzioni tecniche d’avanguardia che fanno di Seabourn uno fra i brand di maggior prestigio nel segmento extra-lusso e con essa continuerà l’espansione della flotta cominciata nel 2009.

L’unità, al pari della gemella, avrà circa 41.000 tonnellate di stazza lorda, sarà lunga circa 210 metri, larga 28 e potrà raggiungere i 18,6 nodi di velocità di crociera. Potrà inoltre ospitare a bordo appena 600 passeggeri, in spaziose suite doppie tutte dotate di balcone privato.

Questa unità avrà nella sicurezza uno dei suoi punti di forza maggiori. Sarà infatti costruita adottando le più avanzate tecnologie, i cui standard supereranno le richieste delle normative di riferimento. Rilevante sarà anche la riduzione dei consumi, ottenuta grazie all’ottimizzazione dell’idrodinamica.
Fincantieri ha costruito dal 1990 ad oggi 73 le navi da crociera, 61 delle quali per i diversi brand di Carnival, mentre altre 22 unità sono in costruzione o di prossima realizzazione negli stabilimenti del gruppo, di cui 10 per società armatrici del gruppo statunitense.

La cooperazione tra Fincantieri e il Gruppo Carnival ha una valenza strategica notevolissima non solo per la cantieristica ma per l’intera economia nazionale. Il gruppo statunitense, in virtù della partnership con Fincantieri, rappresenta, infatti, uno dei maggiori investitori stranieri in Italia per un ammontare complessivo dal 1990 ad oggi di quasi 30 miliardi di euro.