Stati generali della Pesca occorrono garanzie

ROMA – Sin dal 2013, la politica “renziana” aveva promesso un piano assicurativo per il comparto ittico e dell’acquacoltura, al fine di garantire coperture e indennizzi analoghi a quelli del settore dell’agricoltura. Ultimamente, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali aveva dato l’incarico all’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) per studiare i rischi a cui vanno soggetti gli operatori del settore della pesca.

La settimana scorsa, a Roma, gli Stati Generali della Pesca, organizzati dall’Alleanza delle Cooperative, hanno messo a fuoco tutte le sfaccettature sull’argomento, con il sostegno forte dell’onorevole Laura Venittelli, responsabile nazionale Pesca e Acquacoltura del Pd. “Si tratta di un passaggio molto importante, poiché detta i tempi della risoluzione presentata in Parlamento e pone in evidenza come il traguardo ormai sia a portata di mano, per quella che sarebbe una svolta epocale a vantaggio delle marinerie e delle imprese di pesca – ha sottolineato lì onorevole Venittelli – attraverso il perseguimento dell’obiettivo congiunto con ISMEA, portato avanti fino a questo momento sul tema della gestione del rischio nella pesca e nell’acquacoltura, con la finalità di valutare possibili strade assicurative simili a quelle applicate in agricoltura”.

Lo studio si è sviluppato in tre fasi: la prima ha visto la somministrazione di un questionario a pescatori e acquacoltori per valutare la percezione dei rischi della loro attività (rischi operativi, di mercato, finanziari, sociali ed istituzionali) e se sono disposti a ricorrere a futuri sistemi assicurativi o a fondi di mutualizzazione. La seconda fase si compone di quattro focus group (due nazionali a Roma), uno a Porto Tolle e uno ad Acireale.

I gruppi hanno l’obiettivo di far emergere le problematiche più sentite dagli addetti con riferimento alle assicurazioni e ai rischi assicurabili. La terza e ultima fase riguarda la raccolta dei dati con la successiva analisi e valutazioni da offrire sul tavolo del Ministero delle Politiche Agricole, per un’applicazione futura di sistemi assicurativi agevolati per i pescatori.

 

Abele Carruezzo