Cancian: «Tempi e coordinamento necessari per il mercato il sistema portuale»

ROMA – «Il rispetto delle tempistiche e il coordinamento sono condizioni fondamentali per massimizzare i benefici che questa grande stagione della programmazione europea e italiana può portare al nostro sistema portuale e logistico»: questi i punti chiave dell’intervento di Antonio Cancian, Presidente e Amministratore Delegato di Rete Autostrade Mediterranee (RAM), al workshop “La sfida del coordinamento interistituzionale per una buona programmazione.

L’esperienza delle Aree Logistiche Integrate”, promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), nell’ambito delle attività del PON Infrastrutture e Reti 2014-2020, con il supporto di RAM, che si è tenuto mercoledì 24 maggio nell’ambito del Forum PA.

«Il MIT, con il supporto di RAM, sta svolgendo un lavoro importante e innovativo nella nuova stagione di pianificazione e programmazione degli investimenti articolata nei tre pilastri – pianificazione, programmazione e progettazione – ha spiegato il Presidente Cancian. Questo lavoro che cambia l’impostazione culturale ha dei tempi che non sono adeguati con le attuali e urgenti necessità del territorio. Nel frattempo dobbiamo comunque avviare la macchina degli interventi da attuare nel più breve tempo possibile».

Altro elemento fondamentale, secondo il Presidente Cancian, è il coordinamento, da attuarsi su vari settori e livelli: «abbiamo i Patti per il Sud sottoscritti da Governo, Regioni e Città Metropolitane, che rappresentano l’asse del Master Plan del Mezzogiorno, i Patti territoriali per il Centro-Nord, che identificano priorità e interventi strategici: tutto questo lavoro, che coinvolge anche diversi Ministeri, come viene coordinato a livello operativo? A una fase di massima apertura e condivisione deve necessariamente seguire una fase di sintesi, in modo da evitare ritardi nell’implementazione».

Un’implementazione a cui RAM può dare un contributo significativo, ha spiegato il Presidente Cancian: «RAM è una società in house del MIT, che gode al tempo stesso della flessibilità di una società per azioni: questo elemento, congiuntamente ad una profonda conoscenza del Mediterraneo e della progettazione europea fanno sì che la società possa operare come braccio operativo del MIT e al tempo stesso supportare gli stakeholder del territorio nella definizione dei progetti preliminari di fattibilità tecnico-economica, ovvero aprire le porte al mercato».

I progetti di fattibilità tecnico-economica, che includono sia il Master Plan che il Business Plan, sono indispensabili per l’apertura al mercato. Questi possono essere costruiti, oggi, anche attraverso il blending di diverse forme di finanziamento: grant, loan e guarrantees. A tale proposito diventa indispensabile un fondo ad hoc per la portualità e la logistica che lo stesso Ministro Delrio auspica e che si potrebbe mettere in campo con la Cassa Depositi e Prestiti. Un fondo che dovrebbe dare la risposta per costruire le fattibilità tecnico-economica e successivamente intervenire nella fase implementativa della concessione.

Il Presidente Cancian ha proseguito: «Una progettualità in cui sono chiare finalità e tempistiche incoraggia il coinvolgimento dei privati, e ne incentiva la partecipazione in società di progetto che possono essere pubbliche, private o miste. Da qui si parte con il mercato e quindi la concessione: progetto definitivo, realizzazione e gestione».

Ultimo elemento chiave evidenziato dal Presidente Cancian è la necessità di un coordinamento tra le strategie: «La mia esperienza di Coordinatore Trasporti del Pilastro 2 “Connecting the Region” della Strategia per la Macroregione Adriatico e Ionica (EUSAIR) mi ha permesso di rilevare l’importanza di un coordinamento fra la pianificazione europea, nazionale e regionale. Durante il 2° Forum EUSAIR di Ioànnina in Grecia abbiamo presentato l’ottimo risultato del lavoro del Pilastro 2 svolto in questi due anni: l’approvazione di una lista di 15 progetti di rilevanza macroregionale che riguardano la strategia degli 8 Paesi coinvolti». Un coordinamento a livello progettuale a cui deve accompagnarsi un coordinamento a livello economico-finanziario, per arrivare a risultati concreti.

«È tempo, quindi, di “fare sistema” – ha concluso il Presidente Cancian – e arrivare alla connessione dell’Italia in Europa e dell’Europa nel mondo. La politica arriva a dettare le linee strategiche, il passo successivo, cioè l’implementazione, tocca a noi. È necessario continuare a lavorare su aree integrate di intervento: il Nord-Ovest, il Nord-Est, il Sud, le isole. Se riusciamo a  coordinare, ordinare e prioritizzare, credo che si possa arrivare a rispondere a quel disegno che l’Europa oggi si aspetta da noi».