Porto di Rotterdam: i piloti garanti delle informazioni nautiche

ROTTERDAM – Sicuramente le norme internazionali sulle comunicazioni marittime infra/extra portuali esistono, ma molti porti dell’Ue ancora non si adeguano. Il riferimento va ai porti italiani, ancora alle prese con una governance delle AdSP, a un anno della riforma Delrio, mentre la Commissione Ue ai Trasporti spinge sulla collaborazione fra porti e non sulla competizione.

Il porto di Rotterdam, la settimana scorsa, ha adottato le norme internazionali per le informazioni strettamente portuali e nautiche, al fine di garantire una più stretta cooperazione internazionale a lungo termine tra le varie organizzazioni interessate; cioè i porti e la comunità imprenditoriale marittima/portuale.  L’obiettivo è stato quello di pianificare nel modo più efficace possibile la catena logistica del processo del trasporto.

Infatti, le Compagnie di navigazione hanno continuamente bisogno d’informazioni dettagliate sui fondali dei bacini portuali, sia al largo per l’ancoraggio, sia alla banchina per gli ormeggi, sulle pratiche per l’atterraggio e sugli orari e doveri amministrativi per le pratiche di arrivo/partenze delle loro navi.  Attualmente, queste informazioni vengono fornite da vari Enti non conformi agli standard internazionali ed alcune volte in contrasto con le varie Autorità Marittime, e questo si traduce in una inefficienza dei servizi di quel porto. Già, nel 2014, alcune Compagnie, come la MSC, Shell, Maersk, CMA CGM, e i porti di Algeciras, Gothenburg, Houston, Rotterdam, Singapore aderirono all’Associazione Internazionale dei Piloti di Porto, unitamente all’Ufficio Idrografico inglese, per realizzare uno standard di format della comunicazione nei settori prettamente nautico/portuali e della logistica.

Questi standard, istituiti la settimana scorsa nel porto di Rotterdam, primo porto ad utilizzare i piloti come garanti delle informazioni nautiche, daranno un impulso certo per la sicurezza, la sostenibilità e l’efficienza del porto olandese; e l’univocità internazionale di una comunicazione nautica, nel rispetto degli standard, fra nave e porto porterà sicuramente dei benefici per la sicurezza, aumentando la velocità delle operazioni di carico e scarico delle merci, oltre a vantaggi economici, riducendo i costi e salvaguardando l’ambiente portuale da eventuali inquinamenti.

Per la Port Authority di Rotterdam, questa nuova piattaforma di informazioni, significa collaborare con agenti marittimi, operatori e lavoratori portuali, oltre a piloti, rimorchiatori e ormeggiatori. I dati della navigazione a bordo delle navi corrispondono alle informazioni del porto, così come le informazioni utilizzate nelle catene logistiche. Tutto questo per Rotterdam significa assistenza puntuale con una pianificazione trasparente ed efficiente, ottimizzando l’organizzazione portuale nei servizi utili alla nave, oltre all’uso dei terminal e bunker.

 

Abele Carruezzo