Trasporti marittimi oltre l’austerità

GINEVRA – La grande rivoluzione nel campo delle costruzioni navali ha fatto registrare un continuo aumento delle dimensioni delle navi siano, esse da carico siano passeggeri. Questo sta comportando un aumento ulteriore dei costi portuali e dei servizi della retroportualità, senza però registrare un aumento dei flussi merceologici. La flotta commerciale mondiale è cresciuta del 3,2% per raggiungere 1,86 miliardi di DWT nei primi mesi del 2017; questo ha generato lo squilibrio persistente tra domanda e offerta che continuerà a mantenere bassi i tassi di trasporto e gli utili in gran parte dei segmenti del processo del trasporto marittimo.

Questi concetti sono declinati dalla divisione tecnologica e logistica dell’UNCTAD, United Nations Conference on Trade and Development. Nel suo ultimo report sui trasporti marittimi si fa presente che sebbene il commercio globale crescerà del 2,8% in questo 2017 (201/ 2,6%), portandosi a 10,6 miliardi di tonnellate (2016/ 10,3 miliardi di tonnellate), il tasso di crescita sarà inferiore del 3% rispetto agli standard degli ultimi quattro anni. In netto contrasto con le ambizioni dell’Agenda del 2030 per lo sviluppo sostenibile, l’economia mondiale rimane sbilanciata in modo particolare mettendo in crisi la politica sociale delle relazioni fra Stati e la salute ambientale del pianeta.

Il rapporto sul commercio e lo sviluppo 2017 afferma che ci troviamo in un momento ideale per investire nel privato, grazie ad una spinta fiscale concertata con i Governi; si tratta di un nuovo affare globale per rilanciare la crescita e al tempo stesso riequilibrare economie e società, dopo tre decenni d’iperglobalizzazione. Oggi diventa importante una strategia di espansione coordinata a livello globale, guidata da una maggiore spesa pubblica, offrendo a tutti i paesi l’opportunità di beneficiare di un impulso economico simultaneo ai loro mercati nazionali ed esterni.

Il report 2017, inoltre, dedica un capitolo speciale sulla connettività dei trasporti marittimi, riflettendo sulla rilevanza della connettività fisica ed elettronica/informatica come area prioritaria nell’Agenda del commercio e della politica di sviluppo. Il trasporto marittimo rimane e rimarrà la modalità trasportistica più importante per il commercio internazionale delle merci.

I vari ministeri dei trasporti e della pianificazione e le varie Autorità Marittime e Portuali dovranno comprendere l’importanza della connettività dei trasporti marittimi, nonché le opportunità e i rischi associati, per assicurare politiche e processi decisionali adeguati e piani d’investimento congrui nei trasporti, nei porti e nel loro retroporti connessi.

 

Abele Carruezzo