Crotone porto mediterraneo: da Federico II al XXI secolo, storia e progetti moderni

 

Crotone era tra i porti ricostruiti dallo “Stupor Mundi”, imperatore “logistico” ed anticipatore delle agevolazioni fiscali nelle aree retroportuali del Regno di Sicilia imponente “granaio” del Mediterraneo.

 

Crotone-Si è tenuto in data 8.6.2018 presso la Lega Navale Italiana Sezione di Crotone l’incontro organizzato dal Propeller Club Port of Crotone moderato dal giornalista Rolando Belvedere che ha visto la partecipazione del Cluster Marittimo ionico.

I lavori si aprono con il saluto del Presidente Piero Castellitti che ha sottolineato come la storia del passato possa essere trampolino di lancio del presente e del futuro della portualita’ e della logistica crotonese in un contesto che si spera virtuoso con la nascita della nuova Autorità di Sistema e l’individuazione delle Zes in Calabria.

Segue la presentazione del volume dell’avvocato Alfonso Mignone “La riforma portuale di Federico II”. Crotone era tra i porti ricostruiti dallo Stupor Mundi, imperatore “logistico” ed anticipatore delle agevolazioni fiscali nelle aree retroportuali del Regno di Sicilia imponente “granaio” del Mediterraneo.

Portualita’ 5.0 è il tema trattato da Alessandro Panaro di Studi e Ricerche per il Mezzogiorno che ha spiegato alla platea il trend dei porti del Mediterraneo e si è soffermato sugli impatti delle “Free Zones” nel mondo e sugli effetti positivi della defiscalizzazione e sburocratizzazione nei porti meridionali.

Conclude i lavori l’architetto Luigi Vartuli di Biogas Energy Italia che illustra il progetto per installare LNG nei porti che potrebbe essere volano per il rilancio dello scalo crotonese ma soprattutto “bunker” green del Mediterraneo tra Gibilterra e Suez.