SOSTA A TROMSØ PER NAVE ALLIANCE AL TERMINE DELLA CAMPAGNA “HIGH NORTH 18”

TROMSO – Domani 24 luglio nave Alliance, unità da ricerca scientifica e idro-oceanografica appartenente alla NATO, con equipaggio della Marina Militare, ormeggerà nel porto norvegese della città di Tromsø, a conclusione della campagna Artica di Geofisica marina “High North 18”.

Mercoledì 25 luglio, verranno esposti i dati acquisiti e i risultati preliminari con una conferenza stampa a cura del Comandante della nave, il capitano di fregata Daniele Cantù, il Direttore dell’Istituto Idrografico della Marina, contrammiraglio Luigi Sinapi, il capo spedizione, capitano di vascello Massimiliano Nannini, il coordinatore scientifico, professoressa Roberta Ivaldi, con la partecipazione di numerose autorità politiche locali e della delegazione italiana in Norvegia.

La missione condotta dalla Marina Militare, con il coordinamento scientifico dell’Istituto Idrografico della Marina, vede rinnovata la sinergia con il Centro di Ricerca e Sperimentazione Marittima della NATO di La Spezia (NATO STO-CMRE) e la collaborazione con principali enti di ricerca nazionali (CNR, ENEA, OGS, INGV, ERI), internazionali (Università della Sorbona di Parigi e Norwegian FFI) e con i rappresentanti dell’industria nazionale (e-GEOS e IDS) nel più ampio spirito duale e complementare che contraddistingue la Forza Armata.

La campagna Artica di Geofisica marina “HIGH NORTH 18” ha avuto modo di consolidare quanto acquisito lo scorso anno con lo studio dei cambiamenti climatici nella regione polare, conducendo attività in aree di particolare interesse come il settore orientale dello Stretto di Fram, in quello occidentale delle Isole Svalbard e quello più a nord, dello Yermak Plateau, attraverso lo studio, l’analisi e il monitoraggio dall’atmosfera al fondale marino.Sono state condotte circa 360 ore di attività scientifica, impiegando sensori di ultimissima generazione per definire la mappatura di aree inesplorate, i caratteri e le dinamiche della colonna d’acqua e del fondale in relazione ai processi sedimentari, alla circolazione e ai ghiacci.

Inoltre, l’attività scientifica si è spinta fino al ciglio della banchisa polare per condurre mirate ricerche in ambienti estremi raggiungendo la latitudine 81° 50’.2 Nord.Le rigide condizioni polari hanno costantemente accompagnato la stimolante attività di esplorazione e monitoraggio svolta dai 46 membri dell’Equipaggio di Nave Alliance e dai 23 ricercatori imbarcati, che hanno profuso il massimo impegno per raggiungere gli obiettivi stabiliti in fase di pianificazione dell’attività.