Il governo Danese prolunga l’impegno contro la pirateria fino al 2022

Copenaghen– La lotta contro la pirateria e tutte le altre attività criminali in mare, per il governo della Danimarca è importante, specie in questo periodo di silenzio dei media internazionali. Prolungare l’impegno dal 2019 al 2022, per l’Autorità Marittima della Danimarca è prioritario nella lotta contro la pirateria e altri crimini marittimi, a tal punto da invitare il governo a rivedere l’attuale strategia 2015-2018 e soprattutto farsene carico istituzionale.

Il ministro degli Affari Esteri, il ministro della Difesa, il ministro della Giustizia e il ministro dell’Industria, degli Affari finanziari hanno messo a punto la nuova strategia ed hanno  presentato al Parlamento le priorità. Le iniziative contengono sia gli sforzi civili relativi alla security e sia quelli militari contro la pirateria, con un approccio del tutto governativo sia in Danimarca sia all’estero. Il focus geografico di tali attività criminali rimane l’Africa occidentale e il Corno d’Africa. La pirateria pone ancora sfide per le navi e i marittimi danesi in diverse zone in tutto il mondo. Negli ultimi anni c’è stata una tendenza decrescente del numero di episodi di pirateria a livello globale.

Tuttavia, ci sono regioni in cui la pirateria rimane problematica per tutti i marittimi. Nel 2017, ci sono stati 180 eventi registrati di pirateria, secondo l’International Maritime Bureau. Questo è il numero più basso dal 1995. Nella prima metà del 2018, circa il 40% degli eventi globali di pirateria si sono verificati nell’Africa occidentale. La maggior parte degli eventi si verifica vicino alla Nigeria. Al Corno d’Africa, la situazione è stabile per ora, a causa di un massiccio sforzo internazionale in mare e via terra. Tuttavia, l’instabilità politica – civile nello Yemen e le dinamiche regionali mutate potrebbero portare a nuove minacce contro il trasporto internazionale nella regione.

 

Abele Carruezzo