VALENCIA TERMINAL EUROPA RIDUCE IL SUO IMPATTO AMBIENTALE

NAPOLI – Con l’obiettivo di perseguire soluzioni verdi nelle loro attività, il Gruppo Grimaldi e la sua consociata Valencia Terminal Europa (VTE) hanno recentemente aderito al progetto europeo “H2PORTS – Implementing Fuel Cells and Hydrogen Technologies in Ports “, il cui primo meeting tecnico interno si è svolto a Valencia lo scorso 5 febbraio.

L’obiettivo principale di H2PORTS è quello di fornire soluzioni efficienti che faciliteranno una rapida transizione da un’industria basata su combustibili fossili a un’industria a basso tenore di carbonio e a zero emissioni. L’uso dell’idrogeno per veicoli e macchinari è stato precedentemente testato in altri settori della logistica e dei trasporti, pertanto questa azione propone diversi schemi pilota per colmare il divario tra prototipi e prodotti pre-commerciali.

Più precisamente, nell’ambito di questo progetto, due iniziative pilota saranno testate in condizioni operative reali presso VTE: un trattore per la movimentazione di merci rotabili, alimentato da celle a idrogeno; e una stazione mobile di rifornimento di idrogeno che fornirà il carburante necessario per garantire i cicli di lavoro continui del macchinario sopra citato.
Attraverso queste azioni del progetto H2PORTS, VTE, che gestisce un terminal ro-ro nel porto di Valencia, diventerà la prima struttura portuale europea del suo genere ad utilizzare macchinari alimentati a idrogeno, riducendo così il suo impatto ambientale.

Inoltre, il progetto H2PORTS realizzerà studi di fattibilità sullo sviluppo di una catena di approvvigionamento dell’idrogeno sostenibile nel porto, coordinando tutti gli attori coinvolti: clienti, produttori di idrogeno, fornitori, ecc.
Gli obiettivi del progetto sono quindi testare e convalidare le tecnologie dell’idrogeno per i macchinari portuali al fine di ottenere soluzioni applicabili e reali, che producano zero emissioni locali, senza compromettere le prestazioni e la sicurezza delle operazioni portuali.

Il progetto H2PORTS è finanziato dal Fuel Cell and Hydrogen Joint Undertaking (FCH JU), una partnership pubblico-privato europea il cui obiettivo è promuovere l’adozione dell’idrogeno come carburante alternativo grazie alle basse emissioni che genera. L’investimento complessivo relativo al progetto è pari a 4 milioni di euro.
Oltre al Gruppo Grimaldi e al Valencia Terminal Europa, gli altri partecipanti al progetto sono: Fundación Valenciaport (coordinatore del progetto), l’Autorità Portuale di Valencia, il Centro Nacional del Hidrógeno (Centro Nazionale per l’Idrogeno in Spagna) e le società private Atena, Ballard Power Systems Europe e Enagás.

Attraverso l’attuazione di tali azioni relative al progetto H2PORTS, le società del Gruppo Grimaldi continuano la ricerca di soluzioni meno inquinanti da applicare nei porti, contribuendo così alla decarbonizzazione delle attività connesse ai trasporti.