Armatori greci: l’Ue più sensibilità strategica nei trasporti marittimi

Pireo. L’Unione degli armatori greci (UGS) ha sollecitato l’Unione europea ad assumere una strategia politica più sensibile nei riguardi del sistema del trasporto marittimo. Contribuire all’elaborazione di politiche globali per il trasporto marittimo, adeguandosi alle nuove normative IMO, vista la forte capacità di trasporto marittimo europeo sviluppata commercialmente lungo rotte fuori dalle proprie acque territoriali.

Gli armatori ellenici, nella relazione annuale, rilevano che il trasporto marittimo in Europa ha un significato strategico e una forte comunità marittima è indispensabile per l’intero cluster europeo e per l’economia dell’Ue nel suo insieme. Si osserva che fino a quando esisterà in Europa una forte presenza di compagnie di navigazione, la maggior parte del valore economico creato rimarrà in Europa; anche se alcune multinazionali dello shipping internazionale e della costruzione navale risiedono nell’Estremo Oriente.

La flotta ellenica, presente in Europa, rappresenta il 53% della capacità trasportistica dell’Ue; tre volte sopra quella tedesca e molto più dell’Italia con il suo 7% e la Danimarca con il 5,7%. Ciononostante, i Greci con Malta e Cipro criticano l’Ue perché troppo impegnata e controllare il proprio mercato interno, in particolare i flussi merceologici con le autostrade del mare. Questo porta a dimenticare che la maggior parte delle tratte merceologiche via mare sono internazionali e avvengono con rapporti commerciali fra partner fuori dall’Ue.

L’Europa dovrebbe favorire relazioni commerciali fra paesi terzi, offrendo anche contributi all’IMO perché unica agenzia capace di regolare il trasporto marittimo internazionale tramite convenzioni, normative e regolamenti. L’UGS riconosce che si sta vivendo un momento cruciale per il trasporto marittimo europeo; la nuova Commissione Ue, con membri del Parlamento europeo, appena votati, sarà chiamata a considerare l’industria del trasporto marittimo importante per il ri – posizionamento europeo sullo scenario dello shipping  mondiale.

Sarà importante per l’Europa raggiungere e mantenere condizioni stabili, efficaci e competitive a livello globale per lo shipping europeo; dovranno adottare politiche globali e strategiche nei settori quali trasporti, fiscalità e ambiente capaci di generare più competitività. Mantenere il quadro fiscale e sociale esistente, come consentito dagli orientamenti dell’UE in materia di aiuti di Stato per il trasporto marittimo (SAG = State Aid Guidelines for Maritime Transport), consente condizioni di parità a livello globale per gli armatori dell’UE .

Pertanto, i SAG sono una condizione indispensabile per la sopravvivenza del trasporto marittimo dell’UE e devono rimanere flessibili e adeguati allo scopo. È importante notare che la maggior parte delle spedizioni marittime nell’UE è internazionale e transfrontaliera, che trasporta merci tra paesi terzi e intrattiene rapporti commerciali con partner commerciali al di fuori dell’UE. Pertanto, politiche trasportistiche orientate a livello globale si renderanno necessarie.

La relazione annuale evidenzia i dati che dimostrano che l’Ue affida al trasporto internazionale via mare oltre il 75,5% del suo commercio estero, importando l’8,7% del suo fabbisogno di petrolio greggio, il 70% del suo gas naturale e il 40% dei suoi combustibili fossili solidi. Con le preoccupazioni per la sicurezza energetica in aumento, la flotta ellenica svolge un ruolo cruciale ne garantire le diverse importazioni di energia dell’Ue da tutto il mondo. Tuttavia, le controversie commerciali, le tendenze normative IMO e sviluppi geopolitici in zone di mare cruciali continueranno ad alimentare incertezze, influenzando le prospettive del mercato dei trasporti marittimi per gli anni a venire.

La Brexit limiterà i flussi commerciali marittimi nel Nord Europa mentre la Cina, con le sue “vie della seta” si sta imponendo sulla catena del valore economico globale, trasformando la fabbrica mondiale in un paese di consumo;  nuove opportunità commerciali si stanno aprendo per altri paesi del sud-est asiatico e nuove rotte da sperimentare. Tutto questo farà cambiare lo scenario dello shipping e gli schemi commerciali a livello globale.

Abele Carruezzo