Il settore delle crociere, in futuro, dovrà coniugare turismo e destinazioni

Cagliari. Una città, un porto, una nave sono elementi della giornata dedicata all’industria crocieristica italiana che si svolgerà a Cagliari il prossimo 18 ottobre. Temi importanti saranno discussi in questo meeting dedicato all’industria della crocieristica, dalle navi ai porti e terminal crociere. La parola chiave per poter competere in questo settore è “innovazione” nella gestione dei porti crocieristici. Innovare per aumentare le capacità di prodotto nel campo delle crociere, sia di massa e sia quelle di lusso.

Cagliari, location ideale – ex Manifatture Tabacchi – per trattare di investimenti, di nuove filiere di prodotto, di nuovi itinerari e temi che saranno a confronto con le maggiori professionalità dello shipping crocieristico italiano e non solo. Si parte con la tavola rotonda di apertura con interventi di esponenti di vertice tanto di alcune compagnie attive in Italia quanto di realtà impegnate nella gestione di porti crocieristici.

Presenti MSC Crociere, Costa Crociere, GPH’s Italian dei porti di Cagliari, Catania e Ravenna, con la super visione di Risposte Turismo; con la partecipazione della Regione Autonoma della Sardegna e di aziende del cluster marittimo/portuale, oltre alla presenza dell’AdSP del Mare Adriatico Meridionale, nella persona del presidente, Prof Ugo Patroni Griffi. Il concetto di crociera e di porto e/o terminal crocieristico si trovano oggi ad affrontare nuovi scenari, dalla decarbonizzazione, informatizzazione alla digitalizzazione e all’Internet of Things.

In questi nuovi orizzonti, “innovare” diventa un must se si vuole generare vantaggi tanto in termini di generazione di soddisfazione e ricavi addizionali, quanto di maggiore efficienza nei processi produttivi. Il settore delle crociere, in futuro, dovrà coniugare turismo e destinazioni: siti, non solo archeo/generalisti, non solo scali portuali, ma mete culturali in senso pieno del termine, capaci di coinvolgere i sistemi sociali, unitamente al tessuto economico/produttivo dei territori scalati dalle navi.

Oggi, il settore delle crociere dovrà competere con nuovi focus di settore lungo le nuove rotte; ci riferiamo alle crociere del Mar del Nord, alle crociere dell’est asiatico e quelle nuove dei mari della Cina. Il nostro Mediterraneo, con i suoi porti e le affollate mete turistiche, per essere ancora e più competitivo, le grandi compagnie crocieristiche dovranno risolvere alcune criticità; ci riferiamo non solo a Venezia e Civitavecchia/Roma; le varie AdSP dovranno garantire efficienza portuale con banchine e fondali adeguati alle nuove navi (sempre più grandi); città che siano in grado di garantire accoglienza turistica piena e con nuove esperienze a terra.

Qui, grazie alle trasformazioni dell’economia portuale in atto, si innesta un binomio “citta’- nave” che sta modificando il ruolo di un porto e la sua gestione; ogni città- porto può essere scalo e meta turistica di una crociera. L’esempio del Sistema portuale del Mare Adriatico meridionale è da sottolineare: quest’anno, porti come Manfredonia e Monopoli hanno segnato una presenza importante di navi da crociera, testimoniando che quando si coniuga il sociale e il portuale, il turismo ne giova garantendo nuove esperienze.

Crociere e navi del futuro saranno attenti verso l’ambiente che va sempre tutelato e valorizzato; diventa importante una efficiente propulsione navale, l’uso di combustibili green, una gestione dei rifiuti a terra: obiettivi da realizzare; come pure bandire l’uso della plastica e altri materiali inquinanti; tutte tematiche che saranno affrontate se si vuole un settore crocieristico efficiente/efficace nel rispetto delle norme internazionali IMO 2020/2021 e Agenda 2030.

Abele Carruezzo